Coldiretti Alessandria

Serve reciprocità come evidenziato in un recente pronunciamento della Corte dei Conti

Ue: STOP ai cibi pericolosi importati. Tutti i prodotti devono rispettare le stesse regole

Italia, Francia e Spagna chiedono di anticipare il rapporto sui livelli di pesticidi nei prodotti importati

I cibi e le bevande stranieri sono sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dell’ultimo rapporto Efsa nel sottolineare l’importanza della richiesta di Italia, Francia e Spagna di anticipare al 2021 il rapporto sui livelli di pesticidi nei prodotti importati previsto dall’accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune (Pac).

“E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Si tratta di principi da seguire anche nell’ambito degli accordi commerciali internazionali dell’Unione Europea”.

Serve reciprocità come evidenziato in un recente pronunciamento della Corte dei Conti in cui si sottolinea il mancato rispetto nei cibi di provenienza extraUe degli stessi standard di sicurezza Ue sui residui di pesticidi.

“Per questo è anche necessario avanzare nel percorso per la trasparenza sull’obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta che, grazie alle battaglie della Coldiretti ha raggiunto ormai i 4/5 della spesa, anche se non è ancora possibile conoscere l’origine per prodotti come la frutta trasformata in succhi e marmellate, verdure e legumi in scatola o, zucchero”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.

L’agricoltura italiana è prima in Europa per valore aggiunto ma è anche la più green, e può contare sulla leadership indiscussa per la qualità alimentare, ed il Piemonte contribuisce a questa eccellenza con 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc e oltre 40 prodotti “Sigillo”, tutelando la biodiversità agricola ed investendo sulla distintività, condizione necessaria per distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato.

Alessandria, 29 giugno 2021