Casale Monferrato, 29/06/2021

Casale Insieme esprime perplessità sia sulle modalità di organizzazione dell’even-to Festival Cultura Identità da parte dell’ Amministrazione Comunale, sia sul meto-do usato per la comunicazione.

Siamo nettamente contrari all’utilizzo di fondi pubblici per l’organizzazione di un festival spregiudicatamente ideologico e tendenziale. L’Amministrazione cittadina, e in particolar modo il Sindaco, devono com-portarsi in modo neutrale!

Il linguaggio utilizzato poi per reclamizzare la manifestazione è fondato su una termi-nologia da “Ancien Régime” e su un’enfasi patriottica che poco hanno a che vedere con la società aperta, pacifica e democra-tica in cui stiamo vivendo.

Se, come dice il filosofo Salvatore Natoli “Le parole sono pistole cariche”, alludendo alla creazione di un nemico spesso inesi-stente come avviene ai giorni nostri, già il titolo stesso “Noi che amiamo la Patria” sembra creare una divisione netta con gli ‘altri’, quasi che questi ultimi si disinteres-sassero della terra in cui sono nati o non fossero capaci di impegno civile.

Anche il termine ”Amor di Patria” viene fat-to oggetto di appropriazione e identità, quasi fosse soltanto una prerogativa di certi ambienti della destra.

I veri amanti della Patria mettono in prati-ca questa virtù civica senza perder tempo a professarla in festival pagati con fior fio-re di soldi pubblici.

Ci si dimentica facilmente come nel secolo scorso si sia fatta leva sull’amor di Patria per sviluppare politiche coercitive e di-struttive, a titolo di esempio il ventennio fascista.

Si presenta il festival come contrasto al pensiero unico ma nella nostra Costituzio-ne è già sancita la libertà di parola e di espressione.

L’unicità del pensiero è tipica dei regimi to-talitari, non certo delle democrazie di cui fa parte il nostro Paese.

Non si riesce pertanto capire a quale tipo di pensiero unico ci si riferisca: forse alla capacità di critica oppure a una posizione politica diversa dalla propria?

Piuttosto potrebbe chiamarsi  ‘pensiero unico’  lo zittire l’avversario politico senza argomentare nei Consigli Comunali, il tene-re Consigli di partecipazione a porte chiu-se, la costante ed eccessiva presenza sui social per stroncare chiunque non sia d’ac-cordo con la linea politica della maggioran-za nello spasmodico inseguimento del consenso.

Gabriele Merlo, Coordinatore Casale Insie-me

Casale Monferrato