LA SCELTA IRRAZIONALE

A volte capita che, per farci venire in men-te un’idea, che sia brillante o meno non importa, magari su un determinato argomento, ci intestardiamo che debba per forza essere razionale. Oh si certo la razionalità è molto importante, specie se stai cercando qualcosa di materiale, che so, un tavolo da comprare, o come arredare la cucina, o come tinteggiare la casa. Ma io penso che anche in queste “cose” terrene, debba avere un ruolo importante l’irrazionalità, la sana follia, la fantasia. Così può capitare che compri una sedia con tre gambe oppure che tinteggi la casa di un colore “rossoviolaverde”, colore che solo a guardarlo ti fa venire da vomitare, ma che tu, nel momento della scelta lo trovavi “eccentrico” per poi accorgerti che fa solo “schifo” ma devi continuare a difenderla, la scelta irrazionale, come quando Pride difese Elena di Troia: fino alla morte. Penso che il bello delle scelte irrazionali, sia quello che ti faccia accorgere che una data scelta sia generatrice di un’altra che sembra possa essere più estrosa, per poi procurarne un’altra ancora, e così ti accorgi che anche se la scelta irrazionale, di per se è “cretina”, ha avuto almeno il pregio di aver stuzzicato la tua fantasia. Con questo voglio dire che la razionalità, la matematica, la precisione, sono elementi frustranti della nostra creatività, mentre al contrario, l’irrazionalità, genera solo fantasia, sogni, illusioni. Io penso di esse-re un uomo irrazionale e anche un po’ confuso!

Gregorio Asero