“ SIGNORA MIA, IO L’AMO ! “, di Rosa Cozzi

Buongiorno !…

Seguire gli schemi prestabiliti da gente ben pensante,

rende schiavi di pensieri altrui !

Liberiamocene !. . . 

“ SIGNORA MIA, IO L’AMO ! “

So che é arrivata finalmente, e oggi la vedrò !

Come un condannato a morte aspetta la grazia, sono mesi che fantastico su di lei, le ho scritto migliaia di parole, piccoli messaggi che ingenuamente speravo di mandarle ma che ogni volta ho strappato.

Invano, sperando di vederla, resto seduto al bar di fronte, centellinando per ore un caffè, sorveglio ogni movimento della tenda della sua finestra, magari si affaccia, per poterla guardare di sottecchi.

Gli amici si prendono gioco di me, dicendomi che sono pazzo a sperare che lei si accorga di me, povero sbarbatello, e di pensare invece alle ragazze della mia età.

Perché non é lecito il mio desiderio per lei?.

Chi ha stabilito che un ragazzo adolescente non può amare una signora adulta ?, eppure sento che l’amo, si io la amo.

Finalmente la vedo , eccola, ha appena girato l’angolo, mi fermo apposta a guardarla mentre passa con quell’andatura da regina, né ha il portamento, come se sfiorasse appena il suolo, mi passa vicina, il suo profumo mi riempie le narici, ed io ragazzo troppo giovane per pensare all’amore vero, la guardo estasiato, resto incantato, sento il cuore che a tonfi pesanti mi scoppia nel torace e mi scompiglia i sensi, e rosso in viso come un peperone maturo aspetto, che lei si accorga di me.

Si ,sono ore che l’aspetto, il vento fa volare le foglie in un mulinello, lei con un abito che la rende ancora più seducente cammina lentamente, e quasi mi sfiora, una folata di vento le alza il vestito, e mi fa intravedere le sue gambe tornite e sode, e il panico mi invade e mi fa vedere tutto rosso, da sballo, si da sballo, non ho mai provato queste sensazioni prima di ora.

Mi sento il fuoco nelle vene e nelle viscere, lei é entrata nei miei occhi, e mi ha stregato, non dormo più, e mi struggo al suo pensiero, senza muovere le labbra, senza alcun suono che esca dalla mia gola le parlo : ”mi guardi, si accorga di me”, ma inutilmente, la mia voce si ferma in gola, le parole non escono, sono pesanti, pieni di voglia repressa.

Si devo parlarle, devo dirle che é la causa del mio batticuore, e che il sentimento che nutro per lei é pura poesia e non follia.

Domani, mi farò coraggio, si domani le dirò che “ L’ AMO “. . .

di Rosa Cozzi

da “ Impudenti sensazioni “

legge 1941 / 633.