RECENSIONE “La vedova riluttante” di Georgette Heyer

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TITOLO: La vedova riluttante TITOLO ORIGINALE:
 The Reluctant Widow
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Georgette Heyer
DATA DI PUBBLICAZIONE: 3 Giugno 2021
EDITORE: Astoria Edizioni
GENERE: regency
FINALE: chiuso

TRAMA
Convinta di prendere servizio come governante, la giovane Elinor Rochdale deve fronteggiare un’incredibile vicenda: al termine di un lungo viaggio che dovrebbe condurla nella dimora della temibile signora Macclesfield, si trova invece in una casa signorile ma decadente, al cospetto di un elegante gentiluomo, lord Carlyon, che le chiede di sposare il cugino Eustace. Elinor capisce presto di essere arrivata nella casa sbagliata e teme di essere in presenza di un pazzo. Ma così non è. Grazie all’irresistibile fascino e alla lucida logica di lord Carlyon e alla sventatezza del suo giovane fratello Nicholas, Elinor si sorprende a diventare sposa e vedova nel breve corso di una notte e a trovarsi al centro di una singolarissima vicenda di documenti segreti, agenti inglesi al servizio diNapoleone, spie e assassini.Una rocambolesca trama gialla e gli immancabili colpi di fulmine ci regalano una Heyer al suo meglio.

RECENSIONE
La vedova riluttante è un romanzo storico dalle tinte gialle che intreccia storia d’amore, misteri e colpi di scena. Facciamo la conoscenza di Elinor Rochdale, una giovane donna ironica e schietta, educata e cortese, senza un quattrino in tasca, che decide di andare al servizio di una signora anziana e burbera. Ma quando arriva si accorge di aver bussato alla porta sbagliata, ovvero quella di Lord Carlyon, un gentiluomo affascinante e algido che le chiede di diventare la moglie di suo cugino Eustace. Lei rifiuta fin da subito ma a seguito di alcune circostanze si ritrova sposata e vedova nel giro di una sola notte. Successivamente scopre di essere nel mezzo di una vicenda che vede coinvolti spie, assassini e agenti segreti al servizio di Napoleone e che la porterà a vivere un’avventura che le cambierà la vita. Ancora una volta Georgette Heyer ha fatto la sua magia con la sua scrittura calamitante e appassionante e le sue trame coinvolgenti e uniche. La protagonista Elinor è caratterizzata perfettamente, come tutti gli altri personaggi del romanzo, e agisce nel modo più razionale possibile, lottando e non arrendendosi mai di fronte alle avversità che trova lungo il cammino. La parte gialla è gestita molto bene e cattura l’attenzione del lettore che si trova a seguire con curiosità l’evolversi degli eventi. Anche l’ambientazione e il periodo storico delle guerre napoleoniche sono ben descritti e dettagliati, senza trascurare nulla. La scrittura dell’autrice è accattivante, curata, consona con l’epoca e condita dall’ironia tipica inglese a cui ci ha abituati. La vedova riluttante è un romanzo storico vivace e piacevole che non potete perdervi per nessuna ragione al mondo! Se lo iniziate, non potrete più far a meno dalla scrittura dell’autrice.

RECENSIONE “Esercizi di ricostruzione” di Jodie Chapman

TITOLO: Esercizi di ricostruzione TITOLO ORIGINALE: Another Life
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Jodie Chapman
DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 Giugno 2021
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
FINALE: chiuso

TRAMA
Una storia di legami familiari dolorosi e fortissimi, che racconta cosa accade al sentimento unico e speciale che lega due persone quando il tempo e la distanza sembrano ostacoli insormontabili. Un romanzo appassionante che mostra come l’amore dia la possibilità di ricominciare e fare i conti, una volta per tutte, con il dolore del proprio passato.
Nick e Anna hanno poco più di vent’anni quando si incontrano: entrambi hanno un lavoretto estivo presso il cinema locale. Anna è misteriosa, bellissima e proviene da un mondo molto diverso da quello di Nick. È cresciuta in una famiglia particolare, dove ci si prepara per la fine del mondo, e dove si conduce un’esistenza severamente controllata in cui bere o fare sesso prima del matrimonio sono assolutamente vietati: la religione è l’elemento fondante della sua educazione, il pilastro su cui la sua famiglia ha costruito la propria esistenza. Ma quando Nick entra nella sua vita, Anna si innamora appassionatamente. Il loro tempo insieme è fatto di poesia e di musica, di sigarette e conversazioni profonde sui loro sogni e sulle persone che sperano di diventare. Anna però ha paura di rinunciare a tutto ciò in cui ha sempre creduto e a coloro che ha amato. Se ne va, e Nick non la ferma. La vita di lui è difficile, tormentata da un passato doloroso e da un rapporto complesso con il fratello Sal, un ragazzo impulsivo e fragile, che Nick cerca in tutti i modi di proteggere. Quando Nick e Anna si incontrano di nuovo, anni dopo, la scelta da compiere sarà ancora più drammatica: perché, anche se il sentimento che li unisce è ancora forte, il loro presente è accanto ad altre persone, e a loro sono state fatte promesse sempre più difficili da mantenere.

RECENSIONE
Esercizi di ricostruzione è una storia intensa e profonda che ci parla dell’amore, dei legami familiari e della distanza. In un intreccio di presente, passato e tra linee temporali diverse, l’autrice ci fa conoscere Nick e Anna, due ragazzi appartenenti a due ambienti diversi che iniziano a lavorare al cinema locale e da lì ha inizio la loro storia d’amore. Nick vive una situazione familiare difficile. Il fratello Sal è un ragazzo fragile, che ha bisogno di cure e attenzioni e che è rimasto segnato da un evento tragico; il padre non comprende i figli e ha un rapporto complicato con loro. Anna sarà il suo spiraglio di luce, ma anche lei vive un momento difficile. Proviene da una famiglia molto religiosa che fin da bambina le ha imposto divieti e regole, e che le non le ha mai permesso di vivere serenamente. Con empatia e delicatezza l’autrice è riuscita a trasmetterci tutte le sue emozioni, come anche quelle di Nick, i sentimenti forti che provano l’una per l’altro e le sensazioni e gli stati d’animo che vivono. Ma ad un certo punto le loro vite si separano, ognuno va per la propria strada, vivono altri dolori, vengono segnati da altre cicatrici e poi, a distanza di anni, si rincontrano di nuovo. L’amore che provano però non è mai scomparso, è rimasto nei loro cuori in attesa di rincontrarsi e riunirsi. La narrazione è affidata al punto di vista di Nick che ci permette non solo di comprendere i suoi pensieri e le sue sensazioni ma anche quelli di Anna e degli altri personaggi. Esercizi di ricostruzione è una storia di formazione che esplora il dolore, il peso del passato e l’amore, quello che ci permette di ricominciare e di curare le ferite del tempo. La storia vi entrerà in profondità, sotto la pelle, scuoterà i vostri animi e vi terrà incollati alle pagine fino alla fine. Se avete voglia di leggere una storia intensa, profonda e dolceamara, immergetevi tra le pagine di Esercizi di ricostruzione.

RECENSIONE “La maledizione di Goldwing Abbey” di Maria Novella Giorli

TITOLO: La maledizione di Goldwing AbbeySERIE: #1 La saga di Goldwing Abbey
AUTORE: Maria Novella Giorli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 Marzo 2021
EDITORE: self publishing
GENERE: fantasy
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: chiuso

TRAMA
Una magica storia fra leggenda e realtàDa quando una strana maledizione è caduta sulla ridente cittadina di Thunderbay nella contea del Dorset nessuno è mai riuscito a spezzarla. Becca e Joy dovranno svelare il segreto che si cela dietro il misterioso monastero di Goldwing e riuscire a rompere il maleficio che grava sulla città e sulla loro famiglia. Diroccata e abbandonata da secoli, l’abbazia viene evitata da tutti gli abitanti del paese, la sua fama è infatti sinistra e inquietante. Pare che sia maledetta e che, nei suoi pressi, molte persone siano sparite. Altri dicono che un’antica comunità di suore viveva secoli orsono al suo interno e che sopravviva fantasma tutt’oggi. Le due ragazze Incontreranno molti ostacoli lungo il loro percorso e dovranno fare i conti con scelte difficili. Come in un gioco di scatole cinesi, ogni enigma che risolveranno le condurrà in un altro e in un altro ancora, in un intreccio di complesse vicende che le vedrà dapprima scoraggiarsi e rinunciare, ma poi rialzarsi e combattere, fin quando non arriveranno a toccare con mano la potente magia di Goldwing Abbey. Fra diari, chiavi, porte segrete, scrigni, libri di magia, stanze stregate… riusciranno le protagoniste a distinguere il bene dal male e portare così a termine la loro missione?

RECENSIONE
La maledizione di Goldwing Abbey è un fantasy coinvolgente, dalle sfumature gotiche, adatto non solo ai giovani ma anche agli adulti. Protagoniste della storia sono Becca e Joy, due sorelle diverse caratterialmente che si completano, connesse da un legame forte e di complicità. La più grande, Becca, è razionale e intelligente; Joy, la più piccola, è coraggiosa e leale. Entrambe vivono a Thunderbay, un villaggio fittizio nella contea del Dorset, in Inghilterra, dove sorge un antico monastero avvolto nel mistero che suggestiona la vita degli abitanti. Le due ragazze sono sempre state affascinate dall’abbazia – su cui grava una potente maledizione – grazie anche ai racconti della nonna Milly. Quando decidono di spezzare la maledizione intraprenderanno una missione difficile che le farà immergere in un mondo magico e pieno di insidie. Magia, mistero, oscurità, stanze stregate, chiavi e porte segrete sono gli elementi di questo fantasy appassionante e tutto da scoprire. L’autrice è stata bravissima a tessere con maestria la storia, a disseminare nel corso della lettura piccoli indizi che fanno parte di un quadro ben più ampio e a tenerci incollati alle pagine grazie alla sua scrittura semplice e incalzante. Anche le descrizioni delle ambientazioni sono affascinanti e ci permettono di immaginare nella mente ciò che accade nel libro. I personaggi sono tutti ben delineati in tutte le loro sfaccettature, anche quelli secondari che completano la cornice. A rendere ancora più interessante il libro sono i bellissimi disegni realizzati dalla stessa autrice e dal nonno Mario Merli, un pittore valdelsano vissuto nel Novecento. Se avete voglia di leggere un bel libro di fantasia, mistero e avventura e se siete affascinati dai villaggi inglesi, vi consiglio assolutamente di immergervi in questo romanzo di luci e ombre, di pericoli e coraggio.