All’asta il Castello di Torre Alfina: fissato il prezzo

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Lo storico Castello di Torre Alfina, situato in provincia di Viterbo nel Lazio settentrionale, sarà messo all’asta il 13 luglio: ecco il prezzo

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Sarà messo in vendita tramite un asta telematica il bellissimo Castello di Torre Alfina, una fortezza di origini medioevali che si trova nella lista dei beni del fallimento del Perugia calcio.

All’asta il Castello di Torre Alfina

Il Castello di Torre Alfina è un bellissimo maniero situato nella parte più settentrionale della regione Lazio a circa 13 km dalla cittadina di Acquapendente (provincia di Viterbo). Martedì 13 luglio il castello sarà messo in vendita tramite un’asta telematica con una base d’asta che partirà da 3 milioni di euro. La decisione è stata presa dal tribunale di Perugia in seguito al fallimento del Perugia Calcio.

Noto per essere uno dei castelli più belli del Lazio, la fortezza di Torre Alfina è anche inserita tra le dimore storiche della regione; per questi motivi il sindaco di Acquapendente, Angelo Ghinassi, ha richiesto che sia la regione Lazio ad acquistare questo bene dall’inestimabile valore. Il complesso, infatti, è circondato dal Bosco del Sasseto, una foresta che per la sua bellezza è stata definita dal National Geographic come “Bosco delle Fiabe” o “Bosco di Biancaneve”. Quest’area verde è già di proprietà del comune di Acquapendente ed è meta di numerose escursioni e attività.

Storia del Castello di Torre Alfina

Non sono del tutto note le origini del Castello di Torre Alfina ma la sua strategica posizione lungo importanti vie di comunicazione fanno pensare che fosse stato originariamente edificato a fini difensivi.

Le prime testimonianze risalgono al Duecento quando la famiglia Monaldeschi della Cervara trasformò un’antica torre di avvistamento qui presente in una elegante residenza di campagna. I lavori di decorazione internamente furono affidati agli stessi professionisti che lavorarono anche alla cattedrale di Orvieto: Ippolito Scalza per le opere di scultura e architettura e Cesare Nebbia per il ciclo pittorico. Nel XVII secolo la proprietà passò in mano alla famiglia Bourbon del Monte fino al 1880 circa quando questa fu acquistata dal ricco banchiere belga, Edoardo Cahen di Anversa.

Edoardo Cahen e il figlio attuarono diversi lavori di restauro del palazzo cambiando gran parte dell’aspetto originale. Della fortezza cinquecentesca si possono ancora ammirare un’ala al primo piano che custodisce un camino monumentale in pietra e un ciclo di affreschi che celebra la casata e il bellissimo cortile interno.