SUI TAROCCHI E LA PSICOLOGIA

In questi giorni, le realtà con le quali collaboro hanno già messo in rete i programmi dei corsi che ho ideato e che partiranno spero a ottobre. È evidente ormai che la mia vocazione ha preso corpo oltre i luoghi e i tempi che avevo abitato fino a qualche anno fa. Conducevo laboratori e incontri nelle palestre e in centri olistici, intrecciando con cura i Tarocchi e le immagini più belle della Storia dell’Arte alla Psicologia, facevo counseling tirando in ballo la strada degli arcani, associavo le icone del caso a sogni e vissuti in psicoterapia individuale, Tarot-drammatizzavo nei gruppi di Psicodramma. Che nel mio ambiente PSI nascesse il rispetto e la stima per questo lavoro però, non era scontato. I miei colleghi e le mie colleghe per lo più amano i giochi immaginali, per esempio Intuiti (carte che nascono dai Tarocchi mascherandoli, ma a me francamente non piacciono, le sento rigide e poco attraenti), Dixit per la fiabazione… MA.
MA.
Ma non i Tarocchi. Perché? Perché il Tarocco, così disprezzato anche nel nome, viene visto nel mondo professionale che vivo io come roba da cartomanti, da persone che imitano noi psicologi, eccetera. Oggi posso dire che questo pregiudizio si sta sgretolando. Finalmente.
Anche un po’ grazie a me e a quelli che lavorano senza timore dello strumento, che è prezioso. Molto prezioso. Non sapete quanto sia prezioso.
Ora.
Avrò.

Il corso di scrittura, Tarot-telling e terapia poetica a Psicologia.io.

Il corso di esercizi di benessere con i Tarocchi al Centro Studi Raffaello, con la Mindfulness e con lo studio dei simboli.

Faremo Tarotdramma anche in un corso del quale non vi posso parlare fino a quando l’editore non aprirà le danze, ma sarà una cosa tempestosa e viva, tirerà in ballo l’Ombra e la scrittura.

Piccoli eventi in piattaforme online – durante l’anno vedrete tutto sul sito.

Nel frattempo, se qualcuno/a tra voi ha voglia di sperimentare il metodo, sappiate che questo sabato alle 14,30 sarò on-line insieme a Silvana Graziella Ceresa per condurre un laboratorio internazionale nell’evento “La Grande Arca”.

Valeria Bianchi Mian