DigitalArti di Marcello Comitini

dedicata a Milena Rita Golia
per ringraziarla della sua gentilezza.


Mi fermo davanti alla vetrina
con le mani incrociate dietro la schiena
un po’ curvo nei miei ricordi.
Coriandoli di luce si accendono e spengono
strisce colorate fluttuano
nel piccolo vano in festa.
Una musica sembra attraversare il vetro.
A che giova ricordare tanto?
Maschere senza occhi specchi alle pareti
e manichini
dal volto indifferente mi guardano.
Assorbono i miei pensieri disfano le mie parole
tessute nella memoria come un vecchio abito
che mi riveste malamente il corpo.
Allontano lo sguardo senza pensare.
Vorrei non sentire la musica
che mi avvolge nei suoi vortici.
La loro forza però mi trattiene. Sulla soglia
della disperazione
porto le mani al viso. Guardo nel loro buio.
Non vedo
che la mia anima messa a nudo.
15/07/2021