– Il Fatto Quotidiano

Qualcuno l’ha chiamato “Maleconazo 2.0”. E del tutto appropriato – per quanto criptico possa suonare alle orecchie di chi non abbia particolare familiarità con le cronache cubane degli ultimi tre decenni – appare, nello specifico, il ricorso al gergo informatico. Perché proprio questa – l’esistenza di Internet e la rivoluzione dei metodi di comunicazione e d’informazione – è in effetti non l’unica, ma di certo una delle fondamentali differenze, l’upgrade, tra la prima e la seconda versione degli eventi. O più precisamente, uscendo dalla tecno-metafora, tra quel sta accadendo in queste ore per le strade di Cuba (di tutta Cuba) e quel accadde il 5 agosto di 27 anni fa in quella parte dell’Avana (nota come “Centro Havana”) che, all’altezza dell’hotel Deauville, si estende tra il lungomare – il Malecón, per l’appunto – ed il triangolo racchiuso tra Galiano, Trocadero e Crespo.

Sorgente: Cuba protesta: ecco cosa cambia col ‘Maleconazo 2.0’ – Il Fatto Quotidiano