Carlo Leva. A Bergamasco, il tesoro culturale di un genio visionario

La storia di Carlo Leva è quella di un genio visionario.  Dietro il cinema che resta ci sono uomini di talento, artisti che non sempre ottengono il primo posto nei titoli di testa dell’opera a cui hanno recato il loro contributo.

Palazzo Marchionale di Bergamasco a pochi chilometri da Alessandria, sfilano i ricordi di una vita dedicata al cinema: nello stabile sono conservate le scenografie e le sceneggiature, enorme testimonianza del lavoro di Carlo Leva, che presenta un’infinità di bozzetti, alcuni divenuti molto famosi. Tra questi, i disegni per il cimitero nella scena finale de “Il buono, il brutto, il cattivo”, di Sergio Leone.

Palazzo Marchionale di Bergamasco, perfetto per divenire un museo, oltre a ricordi dai set che Carlo Leva conservava con grande cura (il letto a baldacchino di Claudia Cardinale in “C’era una volta il West” o la testa del “Nerone giovinetto”), si ritrovano le testimonianze di un lavoro che lo ha visto coinvolto in oltre 150 pellicole, a partire da quando, divenuto titolare del reparto scenografie della Titanus, prese parte a titoli come “La venere imperiale” con Gina Lollobrigida o “Peccati d’estate” di Gianni Puccini con Romolo Valli e Dorian Gray.

Carlo Leva (Bergamasco, 27 febbraio 1930 – Alessandria, 4 aprile 2020)

Viaggiare nel mondo di Carlo Leva è come lasciarsi coinvolgere nel lavoro di Federico Fellini, Dario Argento, Stelvio Massi, Brunello Rondi, Tonino Valeri, Claude Chabrol, e di un numero davvero enorme di film rimasti nella storia del cinema.

Spiccano le collaborazioni storiche di uno scenografo che gli americani ci hanno invidiato e che ha lasciato il segno nell’opera dei registi, influenzando le loro scelte (per fare soltanto un esempio, fu Carlo Leva che suggerì a Dario Argento di ambientare “Il gatto a nove code” a Torino, cogliendone una città dai tratti europei).

Tra le carte e i bozzetti, si ha la possibilità di avvertire quella sensazione di un uomo che viaggiò moltissimo per i film e per documentari, e che amava definire il lavoro dello scenografo come quello di un “marinaio”.

Il cinema di Carlo Leva, con la documentazione, i disegni, le numerosissime sceneggiature colme di appunti di suo pugno, è l’opera di un ingegno la cui carriera è stata in realtà lunghissima, con l’esordio clamoroso sul set di un film francese girato a Genova (Le mura di Malapaga, interpretato da Isa Miranda e Jean Gabin), dove il giovanissimo Carlo, appena diciannovenne, scelse di diventare assistente volontario del regista René Clement per un film che avrebbe poi vinto l’Oscar nel 1951 quale migliore film straniero.

Dell’enorme passione e generosità professionale di Calo Leva si ha testimonianza grazie ai suoi film e al materiale conservato nel castello, dove si possono cogliere i percorsi di un artista infaticabile, che si formò professionalmente a Roma ed era orgoglioso delle sue maggiori imprese: amava raccontare il suo contributo al film “Il Tormento e l’Estasi” dedicato alla vita di Michelangelo, dove assieme a Charlton Heston lo sforzo degli scenografi fu di ridipingere la Cappella Sistina assieme a un team di altri sette collaboratori. Qualcosa che, ben lontano dalle tecnologie digitali oggi a disposizione, fu possibile solo al talento di artisti come Carlo Leva e di cui è fondamentale poter ripercorrere le gesta.

Per Visioni_47 / Festival Adelio Ferrero cinema e critica

Roberto Lasagna e Salvatore Coluccio

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Il Comune di Bergamasco, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica,

presenta

DOMENICA 25 LUGLIO 2021 – BERGAMASCO (AL)

PER QUALCHE NOTA IN PIÙ, Omaggio a Carlo Leva

Programma :

dalle ore 14:00 alle ore 17:00 – Apertura al pubblico del Castello Palazzo Marchionale
ore 21:30 Parole e musica in Piazza della Repubblica Interventi e conduzione a cura di Roberto Lasagna
Ospiti : Maria Teresa Leva e Martin Yates

a seguire

I CAMERISTI DELL’ ORCHESTRA CLASSICA DI ALESSANDRIA  in programma musiche di Ennio Morricone, Nino Rota e Angelo Francesco Lavagnino Massimo Barbierato – violino
Matteo Ferrario – violino
Alessandro Buccini – viola
Luciano Girardengo – violoncello
Alessandro Paolini – contrabbasso
Giuseppe Canone – sax soprano, clarinetto, fisarmonica e banjo
Letizia Poltini – voce e pianoforte
Stefano Resca – percussioni

orchestraclassicadialessandria.it

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti in osservanza normativa Covid 19.

Info.: 345 224 6338 E-mail: protocollo@comune.bergamasco.al.it Mostra

Il Sindaco di Bergamasco Giulio Veggi dichiara : L’iniziativa oltre a rappresentare il ricordo di Carlo Leva, deceduto nel mese di aprile 2020 vuole essere il primo appuntamento di un cartellone che verra’ ripetuto annualmente con l’intento di presentare eventi di ottimo livello artistico e culturale. Obiettivo del progetto è quello di offrire eventi alla popolazione, ma nel contempo di contribuire alla valorizzazione turistica del nostro comune avvalendosi di qualificate collaborazioni, in termini di comunicazione e marketing territoriale. Sempre piu’ diventa necessaria la definizione di percorsi turistici nei quali, oltre alla componente naturalistica ed enogastronomica riveste importanza strategica l’offerta di “prodotti culturali”. Per questo ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha condiviso l’iniziativa. Ringrazio inoltre gli Amici del Festival Adelio Ferrero, il direttore Salvatore Coluccio ed il prof. Roberto Lasagna ed i cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria. Ringrazio tutti i componenti dell’Amministrazione Comunale di Bergamasco per il contributo di idee e la fattiva collaborazione nella realizzazione dell’evento. Un ringraziamento particolare alla Signora Teresa Leva e al Sig. Martin Yates per aver reso disponibile la visita al Palazzo Marchionale e per aver consentito tramite un lavoro di ricostruzione digitale la fruibilita’ del lavoro di scenografia del caro Carlo.

ALLEGATI Foto e Locandine. Carlo Leva. A Bergamasco, il tesoro culturale di un genio visionario di Roberto Lasagna direttore del Festival Adelio Ferrero Cinema e Critica. Per altre informazioni ed interviste contattare Salvatore Coluccio : 389 4226172