Coldiretti Alessandria

Comunicato n. 185/2021

Sì alle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura

Clima: al via petizione contro i pannelli solari mangia suolo per difendere il territorio

Mobilitazione dei giovani per promuovere l’innovazione tecnologica sostenibile difendendo la biodiversità

La locandina dell’iniziativa

Al via la petizione contro i pannelli solari mangia suolo per combattere il rischio idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici e spingere invece il fotovoltaico pulito ed ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole.

Lo annuncia Coldiretti Giovani Impresa in occasione del G20 dei giovani a Milano, inaugurato ieri e in programma sino a venerdì  23 luglio, presieduto dall’Italia con il via ufficiale alla raccolta firme per dire “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo” sul sito www.giovanimpresa.coldiretti.it e negli uffici della Coldiretti in tutta Italia, nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica.

Coldiretti Giovani Impresa lancia la petizione a tutela del suolo agricolo chiedendo alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra.

La provincia di Alessandria, con 26.450 ettari consumati incide con un 15,1% su un complessivo regionale di circa 175.000 ettari, dopo Torino e Cuneo.

“Sosteniamo e promuoviamo ogni giorno l’innovazione tecnologica sostenibile, ma destinando i suoli agricoli al fotovoltaico non ci saranno più terreni da coltivare ed accelereremo la perdita di biodiversità – spiega Fabio Bruno, delegato Giovani Impresa Alessandria -. Il suolo vocato all’agricoltura appartiene agli agricoltori e la multifunzionalità energetica va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali. Vogliamo cogliere ogni opportunità offerta dalle tecnologie innovative, avendo come obiettivo la piena attuazione dell’accordo di Parigi sul clima e l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.

Il consumo di suolo agricolo, destinato al fotovoltaico a terra, minaccia il futuro delle nuove generazioni di agricoltori: “L’Italia – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – possiede terreni non destinati all’agricoltura che potrebbero essere messi a valore con il fotovoltaico, per cui non è ammissibile utilizzare terreni fertili che già producono valore economico, sociale ed ambientale togliendo traiettorie di futuro alle nuove generazioni”.

L’agricoltura italiana è green, variegata, punta sempre più a progetti di filiera volti a valorizzare i prodotti locali, al biologico, alla difesa e alla tutela della biodiversità e sostenibilità e su questa scia è necessario continuare a lavorare offrendo sempre più possibilità ai giovani di incrementare l’economia dei territori.

“Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, dobbiamo difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare che nell’arco di dieci anni crei le condizioni per diventare autosufficiente nella produzione di cibo, anche da donare alle fasce più deboli – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Per questo vanno identificate le aree da bonificare, i terreni abbandonati, le zone industriali obsolete e i tetti delle strutture produttive anche agricole, quali luoghi idonei all’installazione del fotovoltaico per la corretta produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Alessandria, 20 luglio 2021

   con invito alla divulgazione

Ilaria Lombardi – Ufficio Stampa Coldiretti Alessandria

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