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La «Filastrocca del silenzio» di Mimmo Mòllica è dedicata al silenzio, pace interiore, felicità della mente, più importanti del benessere materiale Il silenzio, “merce rara” nell’odierna vita quotidiana, dominata dal rumore, dalla confusione, dall’invadenza di clacson e da schiamazzi.

«Filastrocca del silenzio»

Il silenzio è il sussurro degli dei?
Davvero non saprei.
Il silenzio è profondo,
è lungo, è corto, è tondo,
è gigantesco, colossale, intenso?
Non saprei, però non penso.

Il silenzio è forse totale
o è proprio abissale,
è pace universale,
è un dono naturale?

È assenza di rumore
o è come il batticuore,
è proprio galoppante,
è taciturno o parlante?

È quello tra due note,
è nelle chiese vuote,
se non c’è alcun rumore
in casa del Signore?

È un vuoto da riempire,
senza poter sentire?
È fragile, è prezioso,
per niente rumoroso!

È forse non udente,
parla ma non si sente?
Ha le labbra cucite,
ha voci non udite
o nell’aria rimbomba,
è silenzio di tomba?

È proprio un gran tesoro,
prezioso più dell’oro!
Il silenzio in senso lato
noi l’abbiamo ascoltato,
in casa tua o la mia
da soli o in compagnia,
quando poi finalmente
ci rilassa la mente
dal rumore invadente.

Non è mai tempo perso
è uno spazio diverso,
è il canto degli uccelli,
è il chiasso dei fratelli!

È un bisogno profondo
di sintonia col mondo,
il silenzio è natura,
arte, letteratura,
è un dono universale
e della terra è il sale.

Ma il silenzio rubato,
dal chiasso disturbato
è un atto che fa male,
un atto criminale.

Mimmo Mòllica ©

Il silenzio e la pace interiore sono un binomio inscindibile? La felicità della mente è più importante del benessere materiale? Certamente il silenzio è “merce rara” nell’odierna vita quotidiana, dominata dal rumore, dalla confusione, dall’invadenza di clacson e da schiamazzi.

E la mente? La mente e il silenzio guardano al benessere come una condizione strettamente dipendente l’una dall’altro. Una mente affrancata dal disordine, dai rumori e della confusione trova nel silenzio non la solitudine ma la rinascita: migliorano le relazioni interpersonali e pure il rapporto con sé stessi.

Silenzio, quiete e meditazione favoriscono la percezione del mondo interiore e perfino dell’intimità del nostro corpo, migliorando il respiro e le sensazioni corporee e mentali, dando espansione, rilassatezza e ariosità al pensiero.

Foto di Isabel Fernandez da Pixabay