Raggiro del falso bonifico a proprio favore ed effettivo versamento verso carta prepagata del truffatore: individuato ed indagato l’autore

La Polizia di Stato di Casale Monferrato, ha recentemente denunciato in stato di libertà all’A.G. competente N.E. di anni 25, cittadino italiano residente nella provincia di Pavia, poiché ritenuto responsabile del reato di truffa.

Le indagini traevano origine dalla denuncia sporta dalla persona offesa, uomo di cinquant’anni residente in città il quale, ponendo in vendita un articolo personale del valore di circa 2000 €, veniva telefonicamente contattato da N.E. che si dichiarava interessato all’acquisto.

Dopo aver concluso la trattativa, il truffatore intimava alla P.O. di recarsi presso il dispositivo bancomat del proprio istituto di credito ed ivi forniva indicazioni rappresentando il modo di ricevere il denaro.

La vittima, ignara del raggiro seguiva le istruzioni impartite, digitando i comandi sul display fra cui l’inserimento di un codice che, rappresentato come l’IBAN del c/c da cui sarebbe stata erogata la somma a suo favore, in realtà corrispondeva al numero della carta prepagata di N.E.

Al termine della prima operazione, la P.O. si accorgeva che non era stato effettuato nessun accredito sul suo conto corrente riferendolo al truffatore il quale ribadiva per altre due volte le istruzioni per il falso accredito, ricevendo quindi complessivamente la somma di € 6000 circa.

A quel punto la vittima si rendeva conto di aver subito un raggiro e chiedeva spiegazioni ad N.E. che repentinamente interrompeva la comunicazione.

Personale della Squadra Investigativa, a seguito di querela della parte offesa, reperiva i dati dell’intestatario della tessera prepagata deferendolo all’A.G. che emetteva decreto di esibizione documentale per verificarne i movimenti.

L’analisi dei dati forniti consentiva ai poliziotti di reperire ulteriori elementi a carico di N.E. come effettivo beneficiario delle indebite dazioni di denaro appurando altresì che, in concomitanza dei bonifici, l’intera somma erogata veniva immediatamente prelevata tramite bancomat.

Smantellata attività di spaccio di stupefacenti cittadino

La Polizia di Stato di Casale Monferrato, ha recentemente concluso un’attività di indagine inerente allo spaccio di sostanze stupefacenti nel comprensorio cittadino.

Le indagini traevano origine dalla segnalazione in stato di libertà all’A.G. competente di S.M., giovane di anni 22 residente in città e D.H.C., di anni 21 residente a Vigevano, entrambi  ritenuti responsabili in concorso fra loro del reato di detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio.

I poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S., avendo avuto notizia andirivieni sospetti, prevalentemente in orario serale e notturno nelle vie limitrofe al centro cittadino, verso la fine di marzo 2021 organizzavano specifici servizi di controllo per verificare la situazione.

Poco prima delle 22 veniva notata una ragazza, corrispondente alla S.M. che, dopo essere uscita di casa percorreva alcune vie e si incontrava con due ragazzi, trattenendosi a parlare con loro qualche minuto.

L’atteggiamento sospetto del gruppo consentiva ai poliziotti di ipotizzare che stessero dedicandosi all’illecita attività monitorata e pertanto procedevano al loro controllo nel corso del quale veniva rinvenuta modica quantità di marijuana.

A quel punto i poliziotti procedevano all’identificazione dei tre e, mentre si accingevano a raggiungere l’edificio in cui dimorava la S.M., notavano uscire dal palazzo un giovane che, alla loro vita si allarmava tentando di darsi alla fuga.

Lo stesso veniva subito bloccato ed identificato per il D.H.C.; all’interno dello zaino in suo possesso erano rivenuti circa 150 gr. di canapa indiana e più di 4000 € in contanti; spontaneamente il ragazzo ammetteva di averli prelevati pochi istanti prima dall’abitazione della S.M. ove si trovava poiché, accortosi del sopraggiungere della Polizia aveva l’intenzione di fuggire.

Il controllo veniva esteso a tale alloggio al cui interno venivano inoltre rivenuti ulteriori 80 gr. di hashish, 40 gr. di marijuana e modica quantità di cocaina; S.M. ammetteva che tutta la droga ed il denaro erano di sua proprietà.

La sostanza stupefacente e il contante venivano sottoposti a sequestro ed i due giovani deferiti in stato di libertà all’A.G. di Vercelli.

Ulteriore attività investigativa consentiva di reperire numerosi elementi di riscontro a carico della S.M. in relazione ad un centinaio di cessioni di sostanze stupefacenti, sia marijuana che hashish, effettuate fin dall’inizio dell’anno, per cui veniva analogamente segnalata all’A.G. competente.

La truffa dell’escavatore inesistente e dell’aspirante acquirente poliziotto: autore individuato ed indagato

La Polizia di Stato di Casale Monferrato, ha recentemente denunciato in stato di libertà all’A.G. competente V.M. di anni 45, cittadino italiano residente a Crotone, poiché ritenuto responsabile del reato di tentata truffa.

Le indagini traevano origine dalla denuncia sporta dalla persona offesa, poliziotto in servizio presso il Commissariato di P.S. di Casale Monferrato, il quale, essendo alla ricerca di un miniscavatore per la manutenzione di casa, alla pagina web e-macchinarinotava un annuncio di vendita inserito da un’azienda sita nella Provincia di Bologna.

La P.O. contattava il recapito cellulare indicato nell’inserzione, cui rispondeva un uomo e chiedeva informazioni in merito alla vendita; a seguito dei contatti preliminari la P.O. riteneva affidabile il venditore e pertanto, messisi d’accordo circa il prezzo di acquisto il venditore forniva l’IBAN presso cui procedere al pagamento.

Fortemente interessato all’acquisto il poliziotto chiedeva più volte all’uomo di incontrarsi per vedere di persona il mezzo e concludere così la compravendita; il venditore però, accampando scuse via via sempre meno credibili, negava questa possibilità insospettendolo.

A quel punto il querelante effettuava una ricerca sulla pagina web Google maps accertando che all’indirizzo presso cui risultava sedente l’azienda che aveva inserito l’annuncio, in realtà erano presenti altre due ditte.

Dopo aver reperito i recapiti telefonici il predetto contattava entrambe le società i cui proprietari e/o rappresentanti legali negavano di conoscere l’azienda in questione e aggiungevano che erano già stati contattati in passato per analoghe richieste.

A quel punto l’agente, avendo accertato trattarsi di un tentativo di truffa interrompeva i rapporti con il venditore.

Il personale operante effettuava accertamenti in relazione all’utenza cellulare e al codice IBAN forniti accertando che entrambi erano intestati al V.M. che fra l’altro aveva a suo carico numerosi precedenti penali e pregiudizi di Polizia, sia per reati specifici che di altro genere.

Casale Monferrato, 4 agosto 2021