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Non sapevo che si può imparare ad amare. Lo dice Umberto Galimberti. Bisognerebbe, anzi, insegnare a tutti i bambini i sentimenti. Dev’esserci, però, qualcuno disposto ad insegnarli, che sia capace di farlo o che, almeno, dia il buon esempio.

Non sapevo che se non hai mai conosciuto l’amore, quando l’incontri non sai riconoscerlo.

Non sapevo che esistono madri che non amano i propri figli. E che i figli credono sia colpa loro. E anche quando capiranno che non è così, si porteranno dentro una ferita che non guarirà mai.

Non sapevo che si può vivere una vita intera senza riuscire apprezzare l’amore che si ha accanto.

Non sapevo che l’amore non va mai dato per scontato, neppure quello di un genitore o di un figlio.

Non sapevo che si può amare e sentire la mancanza di qualcuno di cui non si conserva alcun ricordo.

Non sapevo che si può ripudiare qualcuno che si ama per le sue scelte di vita, in nome dell’orgoglio, dell’onore , di ciò che possono pensare gli altri.

Non sapevo che si può rimpiangere per sempre quell’abbraccio che ci è mancato da bambini. E che nessun altro abbraccio potrà mai sostituirlo.

Non sapevo che ciò che crediamo amore, non sempre lo è. A volte, può trattarsi solo di un’indisposizione temporanea.

Non sapevo che si può amare un animale quanto una persona ed essere ricambiati.

Non sapevo che l’amore, quello vero, è paziente, non va di fretta, sa attendere, perché non saprebbe dove altro andare.

Non sapevo che chi ama resta, anche quando è difficile.

Non sapevo che continuare ad amare è una sfida quotidiana.

Non sapevo che alla fine della vita, l’unica cosa che conta è l’aver amato, tutto il resto è nulla.