Massima attenzione nella settimana da caldo record con impennata delle temperature

Incendi: allarme picnic di Ferragosto, ecco vademecum per salvaguardare il territorio

La provincia di Alessandria rientra in zona rischio: fondamentale tutelare l’equilibrio ecologico

Con il caldo record ecco il vademecum per garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio ambientale messe a rischio dagli incendi con quasi 8 alessandrini su 10 (78%) che si dichiarano appassionati delle tradizionali grigliate che si moltiplicano in prossimità del Ferragosto.

E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè diffusa in occasione della settimana più bollente dell’anno per evitare il pericolo della diffusione delle fiamme favorito dalle alte temperature, a causa dei comportamenti imprudenti.

Un rischio reale per l’Italia che è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste.

La Provincia di Alessandria ha un patrimonio boschivo di circa 124.000 ettari sui complessivi 980.000 regionali ed è considerata zona ad alto rischio,  ovvero “una zona in cui il rischio permanente o ciclico di incendio boschivi minaccia gravemente l’equilibrio ecologico, la sicurezza delle persone e dei beni o contribuisce all’accelerazione dei processi di desertificazione delle superfici rurali” (Progetto provinciale Risk Nat – Dipartimento ambiente territorio e infrastrutture – Direzione ambiente e pianificazione).

“Complici le condizioni atmosferiche i boschi, resi più vulnerabili dalla lunga siccità, sono a rischio incendi: la mancanza di pioggia e il vento sono condizioni ideali per lo sprigionarsi di roghi – ha commentato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Un danno immenso per il patrimonio ambientale: infatti, nelle foreste andate a fuoco saranno impedite per diversi anni tutte le attività tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati”.

La prima regola da seguire, ovviamente, è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.

Soprattutto nelle campagne non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

Inoltre, non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.

Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative autonome.

Inoltre, dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

“Un costo drammatico che i territori sono costretti ad affrontare ogni anno perché manca l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -.  E’ fondamentale segnalare tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva”.

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

Coldiretti Alessandria