Non ho mai conosciuto Don Chisciotte
anche se sono pala di mulino a vento

la notte di San Lorenz
quando
cadranno le stelle
passerà nel buio
lo sguardo

Il mondo ha occhi pieni di strade incroci inganni
saltano incontro oggetti
piovono addosso al passaggio
passa nell’ombra infuriata
lo sguardo

Non ho mai conosciuto don Chisciotte

Come viscere stanno attorno le cose
abitano i luoghi parlano
dicono di un prode hidalgo errante
che barcolla tra sbagli e vie
anzi ne sono parte
sanno dello sguardo

azzurro nero
come cielo notturno e come mare
dell’uomo della lancia
cavaliere delle stelle
che mi aveva nel cuore e
in essi m’infarfuglio

Non ho mai conosciuto Don Chisciotte

uno spossessamento
antidirezionale
uno spaesamento da paese inospitale
cadono al posto mio
generosi faraglioni
sul pavimento
senza applausi dal cielo
e io vago e non m’incontro
“Terradinessuno”
ho un’orizzonte alle spalle

Non ho mai conosciuto don Chisciotte

ed è sciattezza in me oggettostella cadente
cielo-da-sempre-errante
la mia mano si infila nella tua
senza trovarla
un vortice rovina
in un bicchiere di nebulosa.

Non ho mai conosciuto Don Chisciotte

lui non è una metafora
ora è caduto anche il mio sguardo
forse sarà per morir savio
e viver matto.

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