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Perché scrivere un libro sulla Casa? Casa tana, utero ancora, spazio per coltivare il Sé. Casa degli orrori, a volte, dimora dei mostri. Dov’è il luogo che tu chiami Casa? La tua Casa, sei proprio tu. Le radici, il tronco. Le foglie che ricrei. I rami con i quali ti allontani.

Casa è il luogo dove puoi appendere il cappello, scriveva il viaggiatore Bruce Chatwin.
Noi donne, scrittrici italiane ed expat, tra dimore avite e nuove abitazioni, appartamenti per la nostra appartenenza, tra soglia e sogno, tra il dentro e il fuori, abbiamo raccontato le pareti e il tetto, le stanze segrete. Abbiamo narrato l’Io-Casa.

Tanti cambiamenti accompagnano l’esistenza di ognuno di noi, traslochi da una rappresentazione di Sé all’altra, ed è un viaggio attraverso l’anima, un passaggio oltre le mura, di là dagli ostacoli che non bastano a fermarci. Comprendiamo, a volte, come occorra rinunciare a qualche antica credenza, ormai inadatta a raccontare chi siamo. Esistono però quegli oggetti che ci sono davvero cari, fondamentali, ai quali non rinunceremmo mai. Mi viene in mente il sole iracheno, un patio immerso nell’ombra e la grande Agatha Christie intenta a riflettere sulla propria vita: è seduta davanti a un tavolino sopra il quale sono disposte in bell’ordine una teiera, una tazza, un cucchiaio, lo zucchero, un quaderno, una penna e la macchina da scrivere. “Così questa è la mia casa, dedicatami perché possa starmene in pace e applicarmi seriamente al mio lavoro. È probabile però che, col procedere degli scavi, non me ne resti affatto il tempo.”
Eppure, anche una casa nomade può diventare il luogo da abita- re temporaneamente, là dove “appendere il cappello” per un mese, un anno o due e riprendere il filo di se stesse. La scorgo adesso, Agatha, mentre scrive di fronte a una finestra che affaccia a oriente con “gli operai arabi che lavorano all’ombra” e “l’abbaiare dei cani”.
“In teoria dovrei scrivere un racconto poliziesco ma con l’impulso tipico dello scrittore a scrivere qualsiasi cosa pur che non sia quello che deve, sento sorgere in me, del tutto inaspettato, il desiderio di scrivere la mia autobiografia.”
La mia vita (Arnoldo Mondadori Editore)

Casa base è tutta per noi, è il corpo che siamo in Anima Mundi.

A cura di Valeria Bianchi Mian ed Emma Fenu per Golem Edizioni, tra i libri più amati.

OLTRE AI RACCONTI DELLE STESSE CURATRICI, TANIA BOCCHINO ELISABETTA CALABRESE CATIA CAMILLINI MONICA COPPOLA FABIOLA FALCONE ELENA FANELLI ALTEA ALARYSSA GARDINI FRANCESCA GNEMMI LORIANA LUCCIARINI MARIA ANTONIETTA MACIOCCU MARIA LUISA MALERBA TATIANA MAZZOTTA MALME LISA MOLARO SERENA PONTORIERO DEBORA RAVAIOLI SILVIA ROSA ELVIRA ROSSI MARIA CRISTINA SFERRA NADIA SPONZILLI

https://www.culturalfemminile.com/2019/04/08/una-casa-tutta-per-lei-aa-vv-a-cura-di-v-bianchi-mian-e-e-fenu/amp/

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Casa sei tu.