BAGNOLO DI LONIGO (VI) | VILLA PISANI BONETTI | 9 OTTOBRE – 14 NOVEMBRE 2021

Finalmente, dopo la lunga attesa imposta dalla Pandemia globale, sta per inaugurare la mostra Racconti sulla Natura nella suggestiva scenografia offerta da Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo (VI). Suddiviso nelle due cantine del seminterrato e con alcune opere site specific realizzate per il grande parco che ospita una considerevole collezione di scultura contemporanea, il progetto espositivo, che si propone come una doppia personale con protagonisti gli artisti Aqua Aura e Antonella De Nisco, ha come inizio l’invito rivolto dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV) a Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti, in veste di collezionisti, mecenati e di rappresentanti dell’Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art, ad assegnare un Premio Speciale nell’ambito della V edizione dell’Arteam Cup 2019.
Racconti sulla Natura, esposizione inedita pensata in stretta collaborazione tra gli artisti e i proprietari della storica dimora palladiana, ha come tema centrale la Natura che viene letta, interpretata e restituita attraverso sensibilità e contenuti diversi secondo le visioni che i due protagonisti da sempre svolgono con le loro ricerche individuali.

Aqua Aura, Empty Spaces #4, 2014, stampa Lambda su pellicola Duratrans – lightbox, basamento in legno verniciato, 48x85x120 cm (collocazione: cantine di sinistra, sala 2)

Come si diceva questa mostra, in programmazione già per lo scorso anno, è stata interrotta dall’emergenza pandemica, ma, in questa lunga attesa e gestazione, le progettualità sono comunque proseguite, portando a un affinamento e un ulteriore sviluppo delle idee di partenza le quali, aggiornate e riconfigurate, trovano un dialogo coerente, sintetico individuale, pur agito di concerto, nelle reciproche espressività dei due artisti. Da una parte la Natura si traduce e viene osservata attraverso il ricorso della tecnologia digitale più attuale (Aqua Aura), dall’altra viene modellata con un rispetto profondo della purezza dei materiali (De Nisco).
Come consuetudine per questo luogo – in relazione alle suggestioni degli ambienti interni ed esterni della storica dimora – nelle due cantine del seminterrato le due visioni seguono un parallelismo di opposte similitudini, che lascia sempre indipendente e libera la specifica singolarità individuale.
Con queste opere si rende evidente l’intento di Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti di avvalorare una multiforme riflessione sul tema “naturale” che, da collezionisti, hanno sempre cercato di valorizzare attraverso il sensibile sguardo degli artisti chiamati ad intervenire in questo luogo tanto carico di storia. De Nisco e Aqua Aura, quindi, si muovono su coordinate originalmente differenti e particolari a testimonianza dell’orientamento di intenti e riflessioni che vogliono dare al visitatore.
Il percorso di Aqua Aura ha per protagonista Where the lost things are (2019) video-installazione che racconta l’idea dell’artista sul dissolvimento della Natura nel contesto sociale contemporaneo e del rapporto conflittuale e contraddittorio con la dimensione antropica e i principi del suo sviluppo; si prosegue poi con Empty Spaces (2014-2018) installazione, composta da diversi lightbox, che considera il concetto di “vuoto” e lo eleva a “potenziale sospeso dei cambiamenti naturali” dove “l’assenza è connessa a quella di perdita”. Ritroviamo l’ormai famoso Millennial Tears (2017), lo struggente video sull’identità, la memoria e il loro lento annullamento, intrecciati in una sequenza narrativa il cui parallelismo è corrispondente tra l’umano e il naturale. L’artista ha poi previsto anche un inedito progetto site specific per il giardino che sarà svelato il giorno dell’inaugurazione. Questa opera prosegue nella riflessione sul rapporto tra la temporalità umana, limitata e ridotta, e quella, millenaria e imperscrutabile, della Natura.

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