L’AMORE DEI VECCHI

In una gloria di sole occidentale
vaneggi, mente stanca:
inseguito prodigio non s’adempie
nell’aldiquà del fiore che s’imbianca.

Ma tu, distanza, torna a ricolmarti,
tu a farti terra in questa ferma fuga,
mare di nuda promessa
ai nostri balbettanti passi tardi.

E tu, voce, rimani
persuàdici – un poco, un poco ancora –
nostro non più domani,
usignolo dell’aurora.

GIOVANNI GIUDICI
Tre quartine di versi piani di varia misura; rime regolari solo nell’ultima quartina: aBab.

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