Quando la notte graffia l’anima

ad ogni tuo sussurro 

che odo sulla pelle

e il tuo parlare suadente

mi tocca le corde del cuore

anche il tuo profumo mi par di sentire.

 

La tua sola vicinanza 

mi donava la tua essenza

m’incantava come fosse poesia

e mi vibrava dentro l’anima

come corda di violino.

Ti leggevo nel pensiero

attraverso il brillio 

dei tuoi occhi chiari.

che con la loro limpidezza

dicevano più di mille parole.

 

Dacché te ne sei andato

mi sento prigioniera

e le mie notti incatenano l’anima

all’ancora del tuo pensiero.

 

Danzano nella mente i tuoi baci

e i tuoi abbracci,

la loro musica apre finestre ai sogni

che scivolano come stelle cadenti

in ricordi sperduti, erranti senza meta.

 

Le memorie sono montagne 

difficili da scalare,

fiaccano e illudono l’io disperato

che cruentemente ne patisce

ché, io non riesco 

ad eludere il tuo richiamo…

 

@Grazia Denaro@