Nulla fa presagire

ciò che la sua vita dovrà sopportare.

 

Una musica avversa e strisciante

sarà la sua breve esistenza

ma niente di ciò al cielo fuoriesce,

solo muta preghiera interiore

di un’anima invasa dalla pena

alle continue imposizioni

sopportate da una mamma

per salvaguardare la serenità

del suo bambino:

 

ogni diritto calpestato

avulsa di libertà di movimento

isolata da parenti ed amici.

Un lieve cenno di ribellione

dopo tanto sopportare

accende l’odio del suo aguzzino

 

Con furore bestiale

recide con crudeltà quel fiore

che tante volte ha calpestato

e ora la sua linfa ha versato.

 

Nell’altra stanza, il figlioletto

dorme nella culla ignaro

che la mamma l’ha lasciato.

 

@Grazia Denaro@