Un autobus di una qualsiasi linea urbana, in una città congestionata dal traffico; una qualsiasi giornata, stramaledettamente uguale ad ogni altra.

Ma sarà veramente così?

Un nubifragio di eccezionale entità, metterà in ginocchio l’intera comunità cittadina. Le strade si trasformeranno in trappole piene d’acqua e di veicoli condannati all’immobilità. Il 429 si riempie, all’inverosimile, ed accoglie sempre più gente che vuole evitare la pioggia e la bufera che si abbatte sulla città. Le lunghe ore di permanenza nella vettura, mettono a nudo le caratteristiche di ciascun utente dell’automezzo che, inevitabilmente, è paralizzato in mezzo ad un traffico bloccato da un evento atmosferico di immani proporzioni.

Che succederà all’interno del 429?

Il nostro Salvatore Scalisi riesce a disegnare figure espressive di ogni loro peculiarità e, con il consueto gusto per la “suspense”, riesce a regalare, ancora una volta, al lettore, una narrazione piena di pregnante umanità e ricca di colpi di scena.

Prof.ssa Maria Carmela Benfatto.

***

Un lampo in lontananza, seguito da un tuono fragoroso.

La pioggia per il momento non aumenta come intensità, ma la paura che tutto possa precipitare da un momento all’altro, è tanta.

Romina e Rosario, come ai tempi del liceo, se la ridono, tenendosi per mano fanno una piccola corsa e raggiungono la pensilina della fermata degli autobus.

– Il tempo si mette brutto – dice la giovane donna.

– Magari vuole metterci solo un po’ di paura – replica Rosario.

– Alquanto dispettoso! –

– Già. –

– Non siamo i tipi che si lasciano facilmente irritare – osserva Romina, sempre di buonumore.

– Sicuro; è bene che lo sappiano anche lassù, in cielo. –

La donna annuisce sorridendo.

– A che ora avete fissato l’appuntamento? –

– Alle ore undici. –

Rosario guarda l’orologio al polso.

– Al massimo in una mezz’oretta saremo sul posto. –

– Traffico permettendo – dice la compagna, non potendo fare a meno di porre l’attenzione al caos di autoveicoli tutt’intorno.

– Non dovrebbero esserci problemi, il margine di tempo a nostra disposizione è più che sufficiente, e questo ti permetterà di essere puntualissima. –

– Ci tengo molto. –

– Lo so. –

***

– Bisogna chiamare la polizia, i vigili del fuoco…- dice con tono preoccupato una donna, alle prese col telefonino. – Maledizione! È occupato! –

– Cerchiamo di rimanere calmi. Si tratta pur sempre di un temporale, passerà prima o poi – replica un altro passeggero, a dire il vero non del tutto convincente.

– Altro che temporale, questo è il diluvio universale! –

– Qualsiasi cosa si tratti, agitarsi è controproducente e, nelle condizioni in cui ci troviamo, non possiamo di sicuro permettercelo. –

– A me manca il respiro. –

– È proprio quello che stavo dicendo, agitarsi non serve a nulla. –

– E non possiamo neppure scendere. –

– Non in questo momento. Aspettiamo che finisca di piovere e l’acqua defluisca. –

– Chi lo dice che qua dentro siamo al sicuro? – si chiede perplesso un passeggero.

– Nessuno. Comunque, è sempre meglio che stare lì fuori in balia di quel torrente in piena. Se qualcuno non è d’accordo, avrebbe fatto bene a starsene in casa. –

– Questo è sicuro. –