I potenti venti della brughiera
mi spingono con forza come un fuscello
ad andare avanti tra i sassi e l’erica,
sferzandomi il corpo e il viso,
cerco l’equilibrio
aggrappandomi a qualche sterpaglia.
Una giornata aspra quassù
in quest’autunno inoltrato.
Giù vedo il mare che con onde altissime
s’infrange sull’alta scogliera
creando grossi schizzi d’acqua salata
che investono il mio viso e purificano i miei occhi.
Un paesaggio selvaggio che entra nell’anima
questo primordiale angolo di mondo,
Il cielo grigio pare un tutt’uno
con l’aspra brughiera immersa nel silenzio
in cui mi addentro cautamente
ad osservare ogni angolo.
Il tramonto scende all’improvviso
con le sue lunghe ombre e s’addensa la sera.
E’ ora d’andare via, prendo la strada di casa,
contenta che questa inusuale passeggiata
m’abbia reso lieta ritemprandomi lo spirito.
@Grazia Denaro@