“Protocollo per la salvaguardia degli allevamenti italiani”, dopo firma serve concretezza

Il comparto sta già vivendo forti speculazioni, tradurre in modo tangibile l’intesa sul territorio

 

“E’ urgente che la Regione convochi un tavolo di filiera del latte bovino al fine di avere un confronto con tutti gli attori del territorio piemontese del comparto lattiero caseario per tradurre sul territorio la firma, avvenuta a livello nazionale, del Protocollo per la salvaguardia degli allevamenti italiani”.

E’ quanto afferma Mauro Bianco presidente Coldiretti Alessandria rispetto alla richiesta ufficiale inviata al governatore, Alberto Cirio, e all’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa dopo l’intesa avallata dal ministro delle Politiche Agricole.

Il comparto latte sta già vivendo forti speculazioni di alcuni caseifici, che abbassano il prezzo pagato agli allevatori, ed i rincari relativi alle materie prime schizzate alle stelle con il mais che registra +50%, la soia +80% e le farine di soia +35% rispetto allo scorso anno, oltre all’aumento dei costi di trasporto.

“E’ necessario, quindi, dare stabilità alla zootecnia da latte che ha un’importanza che non riguarda solo l’economia, ma ha una rilevanza sociale ed ambientale notevole perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.

 

 

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