Se il prossimo Natale sarà libero o meno: «dipenderà da noi», ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza ieri sera a Che tempo che fa, su Rai1. I prossimi 40 giorni che ci separano al 25 dicembre saranno cruciali sotto il profilo epidemiologico, visto che la curva dei contagi sta già chiaramente indicando l’inizio della quarta ondata con l’arrivo della stagione invernale e il periodo dell’anno in cui aumentano le occasioni di socialità al chiuso. «Manteniamo le regole esistenti – ha aggiunto Speranza – ma valuteremo». Le considerazioni inevitabilmente passano per l’andamento della campagna vaccinale, con il passo da accelerare sulla somministrazione della terza dose, e per possibili modifiche alla regole del Green pass, a cominciare dalla sua durata. Temi strettamente legati, soprattutto dopo che l’ultimo report dell’Iss ha confermato il dimezzamento della protezione del vaccino anti Covid a sei mesi dalla seconda dose. Una conferma che sembra arrivare anche dai numeri dei contagi quotidiani scanditi dal bollettino della protezione civile, che solo ieri dava 7.569 contagi a livello nazione, con un trend in salita da almeno un quattordici giorni.

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