Agi: Nuovo record di casi in Germania, superati i 65 mila positivi

È corsa alle misure restrittive in Europa, in Alta Austria e a Salisburgo entrerà in vigore il lockdown per tutta la popolazione. Situazione grave anche in Romania e Bulgaria 

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COVID GERMANIA AUSTRIA

© JAN WOITAS / dpa-Zentralbild / dpa Picture-Alliance via AFP 
– Reparto di terapia intensiva per il Covid a Lipsia 

18 novembre 2021

AGI – Nuova impennata dei contagi di Covid 19 in Germania: in 24 ore i nuovi casi hanno superato la soglia dei 65.000 (per l’esattezza sono 65.371) per la prima volta da quando è iniziata la pandemia. Sono questi i dati appena pubblicati del Robert Koch Institute.

Esattamente una settimana fa, erano stati registrati per la prima volta più di 50.000 nuovi casi in un giorno.

Anche l’incidenza è in forte rialzo: sui sette giorni, è di 336,9 su 100.000 abitanti, un massimo storico. Ieri era pari a 319,5 e una settimana fa 249,1. I decessi, ieri, sono stati 264. 

Il sistema sanitario tedesco va in direzione di una catastrofe” avevano anticipato mercoledì gli anestesisti tedeschi in un drammatico appello al ministro alla Sanità Jens Spahn, nel quale chiedono “passi efficaci” per contrastare la quarta ondata. 

Nella lettera a Spahn, l’Associazione degli anestesisti tedeschi (Bda) e la Società tedesca per l’anestesiologia e la medicina intensiva affermano che solo una stretta decisa “permetterà di avere una chance realistica di scongiurare un collasso nelle terapie intensive e in altri ambiti del sistema sanitario”.

Tra le misure richieste, l’applicazione della regola del ‘2G+’in tutti gli ambiti della vita pubblica: in altre parole, anche i vaccinati e i guariti dal Covid per avere accesso dovranno presentare un tampone negativo. E dove questo non è possibile devono essere applicate “rigide restrizioni dei contatti sociali”.

La Germania raccomanda terza dose per tutti over-18

La Commissione vaccinale permanente in Germania (Stiko) ha raccomandato la vaccinazione di richiamo Covid-19 per tutte le persone di età pari o superiore a 18 anni.

La dose dovrebbe essere effettuata con un vaccino mRNA e a un intervallo di sei mesi dall’ultimo richiamo dell’immunizzazione di base, ha affermato la Stiko.

Una bozza di risoluzione è stata approvata da gruppi di esperti e dagli stati federali per la votazione, quindi sono ancora possibili modifiche. Finora il ‘booster’ in Germania era stato consigliato solo a persone con più di 70 anni e con malattie pregresse, nonché al personale infermieristico.

Laender austriaci di Salisburgo e dell’Alta Austria dalla prossima settimana imporranno un lockdown per tutti, vaccinati compresi.

“Se non ci sarà un blocco a livello nazionale, l’Alta Austria e Salisburgo andranno in lockdown già dalla prossima settimana”, ha annunciato il governatore dell’Alta Austria, Thomas Stelzer (OeVP). Secondo Stelzer il blocco dovrebbe durare diverse settimane.

In Slovacchia, nel tentativo di domare una situazione “critica” negli ospedali, il governo ha preannunciato una serie di misure che dovrebbero rimanere in vigore per tre settimane: divieto per i non vaccinati di ingresso in tutti i negozi non essenziali, nei centri commerciali, nelle palestre, nelle piscine, negli hotel, agli eventi sportivi; potranno entrare nei loro luoghi di lavoro ma solo con test negativi; e se la situazione non migliora, il governo è pronto a imporre ulteriori restrizioni.

Da sabato è in vigore un parziale lockdown in Olanda dove, per tre settimane, bar e ristoranti devono chiudere alle 20.00.

In Bulgaria, che ha il più alto numero di decessi pro capite Covid correlati al mondo e il tasso di doppia vaccinazione più basso tra gli Stati Ue, appena il 23%, la situazione si è deteriorata al punto che gli ospedali sono stati costretti a sospendere temporaneamente tutti gli interventi chirurgici non di emergenza in modo che i medici possano far fronte all’afflusso di pazienti Covid.

Drammatica anche la situazione in Romania, dove l’obitorio della capitale Bucarest ha esaurito i posti. Piena quinta ondata anche in Grecia, dove gli ospedali a Salonicco e Volos hanno esaurito i letti in terapia intensiva al punto da dover intubare i pazienti nei corridoi e nei parcheggi.

Situazione pesante anche in Repubblica Ceca, dove anche oggi è stato registrato un nuovo record di casi, 22.479 nelle ultime 24 ore: si è dunque deciso di vietare l’accesso agli eventi pubblici ai non vaccinati.

Da domani, l’Irlanda imporrà il coprifuoco da mezzanotte a bar, ristoranti e locali notturni: il premier Micheal Martin ha annunciato una serie di misure per “ridurre la socializzazione”: dallo smart working al pass vaccinale, che viene richiesto in un numero sempre maggiore di posti, a cominciare dai teatri e cinema.

L’Irlanda ha uno dei tassi di vaccinazione più alti d’Europa, quasi il 90% delle persone con più di 12 anni vaccinati, ma il programma di richiamo è disponibile solo per gli over 60, gli operatori sanitari e le persone a rischio: il governo ora sta pensando di offrire una terza dose agli over-50 e alle persone con malattie pregresse; e non è escluso che decida altre restrizioni nelle prossime settimane anche se lo stesso Martin ha detto che non vuole arrivare al lockdown per i non vaccinati.

La Francia anche è in stato di allerta, ma per ora non sono previste nuove misure: secondo il portavoce del governo, Gabriel Attal, “la copertura vaccinale sta bloccando il meccanismo infernale del virus e al forte aumento dei contagi non ha fatto seguito, per il momento, lo stesso impatto sui ricoveri”.

Alla luce dell’aumento dei casi, in Svezia, invece dal 1 dicembre sarà necessario il ‘Green pass’ per gli eventi al chiuso con oltre 100 persone.