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“La struttura commissariale Covid-19, diretta dal generale Francesco Paolo Figliuolo, ha avuto mandato dal ministero della Salute, di acquisire un quantitativo pari a 50.000 cicli di trattamento di farmaci antivirali orali per covid per ciascuna tipologia di molnupiravir e paxlovid”, ossia le pillole anti-covid di Merck e Pfizer. E’ parere univoco che gli antivirali contro Covid siano un’arma necessaria per proseguire la battaglia al virus. “Non sostitutivi del vaccino, né risolutivi, ma un altro pezzo fondamentale” ci aveva detto il Professor Guido Rasi in una recente intervista ad HuffPost. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Cosa sono le “pillole Contro covid”

Ad oggi i farmaci antivirali più promettenti sono essenzialmente due: quelli prodotti dalla Merck e quelli prodotti dalla Pfizer. Le due pillole anti Covid si avvalgono di due principi attivi differenti: rispettivamente molnupiravir e paxlovid e sono importanti soprattutto perché si possono assumere per via orale. I farmaci usati oggi nella prima fase dell’infezione, quella in cui è importante frenare la replicazione di Sars-Cov2, sono l’antivirale Remdesivir e gli anticorpi monoclonali, che possono essere somministrati solo per endovena in ospedale, con tutte le difficoltà che questo comporta. Per questo pillole da assumere subito dopo tampone positivo, potrebbero davvero cambiare il volto a questa pandemia.

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