Verso Enasarco approvata la richiesta di Commissariamento. Federcontribuenti determinante

Il presidente della Commissione Parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale: ”ferma la proposta al ministero vigilante di valutare il commissariamento dell’Ente”. Unico ad astenersi il deputato Pagano (Lega). Il senatore PUGLIA (M5S) evidenzia che ”i problemi dell’Ente riguardano l’inadeguatezza delle regole di governance dello stesso. Concorda con il collega Lannutti sul fatto che l’attesa decisione giudiziaria potrebbe non determinare cambiamenti rispetto allo stallo in atto, mentre ritiene evidente che la situazione degli organi di gestione sia tale da produrre ricadute che potrebbero compromettere i diritti degli iscritti. Federcontribuenti: ”abbiamo dimostrato e denunciato la mala gestio dell’Ente con prove documentali i rischi e l’impossibilità di una gestione capace di scongiurare e prevenire l’inevitabile fallimento della Cassa Previdenziale ENASARCO che andrebbe ad aggiungersi ad altri Enti previdenziali privatizzati, tra cui il recente caso dell’INPGI, che hanno già subito la stessa sorte”.

Determinante la relazione conoscitiva, inviata alle Commissioni, in relazione alla critica situazione economica di ENASARCO, che ha generato una presa di coscienza da parte della Commissione Parlamentare di controllo degli enti gestori di previdenza obbligatoria, votando così la richiesta di commissariamento dell’ente ENASARCO. ”Era così evidente, che un ente di previdenza complementare che perde 22.000 iscritti all’anno e che genera solo il 15% di pensionati e l’85% di silenti, un giorno o l’altro doveva fare i conti con la realtà; ed oggi silenti battono cassa”. Il vertice del Dipartimento Enasarco di FEDERCONTRIBUENTI, con la presenza del Presidente Marco Paccagnella, Stefano Ticozzelli, Cosimo Lucaselli, nonché gli avvocati Giancarlo Liberati e Patrizia Ticozzelli, lodano l’iniziativa proposta dalla Commissione Parlamentare. Gli aderenti a FEDERCONTRIBUENTI, iscritti presso l’ente di previdenza integrativa Enasarco, chiedono con forza i seguenti diritti legislativi previsti per legge: l’applicazione degli art. 29 della legge 613 del 22 Luglio 1966, che prevede la previdenza Enasarco integrativa a quella erogata da INPS; l’applicazione degli art. 10 e 11 della legge 12 del 2 febbraio 1973 dove il legislatore ha previsto che qualora l’iscritto alla fondazione Enasarco acquisisce 15 anni di contribuzione versata, al sessantesimo anno di età acquisisce il diritto pensionistico quanto previsto dall’art.10, e nel caso di continuità lavorativa, all’scritto gli deve essere aperto un nuovo conto previdenziale, che verrà rivalutato ogni due anni in aggiunto alla pensione che percepisce, come previsto dall’art.11. Tassazione separata ”ANCHE NEI CASI DI REVERSIBILITA” al pari delle altre pensioni Integrative previste d.lgs 252 del 2005, al 15% per le contribuzione versata sotto i 15 anni, e con un incremento di sconto del 3% fino ad un massimo del 6% per la contribuzione versata oltre i 15 anni. Abrogazione dell’articolo 26 – Cumulo della pensione ai superstiti con altri redditi, previsto nel regolamento istituzionale della Fondazione Enasarco del 2013; questo comporta una pensione reversibile del 30% e non del 60% come previste dalle altre pensioni integrative, dando continuità ad un sistema discriminatorio nei confronti degli iscritti.