L’ultimo arrivato è lo spumante metodo classico. Confermata la responsabilità sociale con il progetto per il dormitorio di Tortona. Il prossimo anno sarà certificata Equalitas, intanto assicura una boccata di ossigeno ai fornitori: “Tocca a noi fare la nostra parte per sostenere il territorio e la filiera”.


Innovativa, socialmente responsabile, attenta all’ambiente e certificata. In una parola, sostenibile. Quello che oggi un’azienda deve puntare a essere. Ma non tutte sono uguali, soprattutto se invece di una attività manifatturiera tradizionale quello al centro della produzione è il vino. Ed ecco perché la storia delle Cantine Volpi di Tortona rappresenta un esempio di positiva declinazione di sostenibilità in un settore complesso come quello della vitivinicoltura. Il quadro tracciato in occasione della presentazione dell’ultimo arrivato, lo spumante ‘914’ metodo classico, è quello di una impresa sana, che esporta il novanta per cento della produzione e che l’anno scorso è cresciuta del 17,8 per cento (il fatturato dell’anno precedente aveva chiuso con oltre dieci milioni di euro; produce più di quattro milioni di bottiglie ed esporta in trentacinque nazioni) e che ha deciso non solo di proseguire con il sostegno a iniziative sociali nella città in cui è nata nel 1914, ma anche di accelerare sul fronte della certificazione e della responsabilità sociale. «Anticipiamo al 15 dicembre il pagamento a tutti i fornitori del cento per cento delle uve conferite, pagamento che solitamente prevede un acconto con saldo all’anno successivo alla vendemmia». Carlo Volpi, titolare della cantina e presidente del gruppo Piccola industria di Confindustria Alessandria, lo dice senza giri di parole: «Siamo cresciuti soprattutto grazie alla fiducia, all’onestà e al sostegno dell’intero tessuto sociale e produttivo dei Colli Tortonesi e adesso tocca a noi fare la nostra parte per sostenere il territorio e la filiera. L’anticipo dei pagamenti è uno dei modi più diretti e concreti con cui possiamo e vogliamo farlo». È un caso relativamente raro, certo, perché per poterlo fare è necessario avere una struttura e una condizione finanziaria solida. Ma è anche una questione di volontà e responsabilità. A Valenza, cuore del distretto orafo, per esempio ‘Crivelli Gioielli’ ha deciso di rinviare di alcuni mesi, dove era possibile, il saldo dei pagamenti dovuti da alcuni fornitori che si sono trovati in particolare difficoltà. Un modo per dare loro una boccata di ossigeno e una opportunità per fare ripartire segmenti di mercato rimasti ai margini del processo di ripresa che sta segnando positivamente il settore.
In casa Volpi, azienda che ha scelto la strada del biologico dalla vigna alla cantina, impegnandosi a fare progressivamente cambiare in questa direzione anche i fornitori (le uve arrivano da sessanta / settanta ettari, oltre a quelli di proprietà della cantina, che appartengono a produttori storici anche da cinquant’anni), sta per arrivare poi la certificazione Equalitas, nata per essere applicata alla filiera del vino e che permette alle imprese vitivinicole di adottare un sistema interno di gestione della sostenibilità e di pubblicare un bilancio annuale di sostenibilità. Equalitas Srl è nata nel 2015 da un’iniziativa di Federdoc e Unione Italiana Vini, raccogliendo l’eredità tecnica e culturale di un movimento di stakeholder per la sostenibilità del vino raccoltisi attorno al Forum per la sostenibilità del vino e al progetto Uiv-Tergeo. Conta circa sessanta aziende e quaranta vini certificati. A oggi, in Provincia di Alessandria, la certificazione è stata rilasciata alla Cantina Alice Bel Colle, alla Vecchia Cantina di Alice Bel Colle e alla ‘Tre Secoli’. Il processo di certificazione dovrebbe concludersi entro marzo 2022. « L’adesione allo standard Equalitas – spiega Marco Volpi, figlio di Carlo – è un modo per certificare il nostro impegno a valorizzare il territorio dei Colli Tortonesi. Il rispetto per l’ambiente e per il tessuto sociale di Tortona è sempre stato una priorità per le Cantine Volpi. Ora questo impegno potrà anche esse-re certificato da uno standard riconosciuto a livello globale » .
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