Le tipologie di Libretti postali ormai sono molti, anche se parecchi sono stati eliminati, come ad esempio i Libretti al portatore, che nei casi più gravi venivano usati per traffici poco leciti. Invece la nominalità di un libretto postale, specialmente con le leggi antiriciclaggio e antievasione fiscale, è diventata essenziale nei movimenti in denaro, sia che si tratti di contante che di moneta elettronica.

Come già accennato, non è infrequente che dei risparmi, o dei regali vengano messi su un libretto postale. Specialmente se la cifra di deposito non è ingente, può capitare che rimangano lì fermi per molti anni, o addirittura che vengano dimenticati.

Questi si chiamano i libretti postali dormienti, cioè quelli che non vengono movimentati dal titolare da più di 10 anni, non sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme e che abbiano un saldo superiore a 100 euro. I libretti postali dormienti, cioè in assenza di richiesta saldo, prelievo o versamento da oltre 10 anni, vengono chiusi da Poste italiane.

I saldi dei Libretti dormienti vengono trasferiti al Fondo gestito da Consap istituito ai sensi dell’art. 1, comma 343, della legge n. 266/2005 e disciplinato dal Regolamento di cui al D.P.R. 22 giugno 2007 n. 116.

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