In campagna più facile rispettare le distanze, molte le attività legate al Natale

Ponte dell’Immacolata: vince l’agriturismo,

all’insegna della sicurezza e della tradizione

Piccoli borghi, patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano

 

Sono circa 420mila gli italiani che hanno scelto di trascorrere il ponte dell’Immacolata in agriturismo all’insegna della buona tavola e del relax ma anche della sicurezza, visto che le campagne sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle distanze.

E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’analisi di Federalberghi. A far scegliere l’agriturismo è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, ma anche attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. Senza dimenticare le attività più strettamente legate al Natale come i corsi di cucina per la preparazione delle specialità delle feste o le lezioni di addobbo per l’allestimento dell’albero anche se la cucina resta l’attività più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi che conservano ricette della campagna tramandate da generazioni. 

“I nostri 70 agriturismi, spesso situati in zone isolate della provincia, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde, sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche – ha evidenziato Stefania Grandinetti presidente provinciale Terranostra -. L’agriturismo, infatti, svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Alessandria perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità. La spinta verso un turismo “sicuro” ha portato le strutture agrituristiche ad incrementare l’offerta di attività che vanno ad aggiungersi ai servizi innovativi per diverse tipologie di persone: dagli sportivi ai nostalgici, dai curiosi agli ambientalisti fino a chi apprezza la cucina della tradizione”.

“La riscoperta dei piccoli borghi è anche una scelta strategica importante per promuovere nuovi flussi turistici nelle campagne offrendo allo sguardo del visitatore la bellezza del paesaggio, le tradizioni e la cultura di un’agricoltura in armonia con la storia e l’ambiente – ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Nei 178 piccoli comuni della provincia di Alessandria con meno di 5mila abitanti il distanziamento è garantito per i circa 200.000 residenti che dispongono di oltre il 54% del territorio provinciale”.  Il Piemonte ne conta 1.046, cioè il 18,99% del totale nazionale. Per la maggioranza degli ospiti l’agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione per questo è fondamentale controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, la tipologia e i prodotti coltivati direttamente per accertare che nel menù offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona. Il consiglio è di rivolgersi a siti come www.campagnamica.it che permette di scegliere le strutture dove poter soggiornare nei nostri territori”.

“Nei piccoli comuni ad evitare gli affollamenti concorre un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce proprio nei borghi italiani con meno di cinquemila abitanti. Un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.

 

 

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