Riforma pensioni:  in arrivo  un’ ampliamento dell’APE sociale con il requisito anagrafico che scende da 36 a 30 anni per i lavoratori edili . Questa l’ultima novità ufficiosa che emerge  dalle trattative nella  maggioranza e che potrebbe entrare nella prossima legge di bilancio   

Si ricorderà che con l’incontro del 16 novembre il Presidente Draghi  aveva espresso ai sindacati l’impossibilità di affrontare una riforma complessiva del sistema previdenziale all’interno della legge di bilancio 2022 .

Aveva dato  comunque la disponibilità per approfondimenti nei prossimi mesi per mettere insieme un progetto concordato di riforma pensioni  che riguardasse anche i giovani da inserire nel prossimo documento di economia e finanza, base della legge di bilancio 2023.  

Da segnalare intanto che sulla base dei dati ISTAT l’INps ha confermato le regole di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita anche per il 2023 e  2024.

Come detto CGIL CISL e UIL  chiedevano invece di discutere  una riforma radicale delle pensioni, anche prima della fine di Quota 100. Nello scorso mese di maggio avevano inviato un documento unitario che riassume le loro proposte intitolato “Cambiamo le pensioni adesso”QUI il testo. In sintesi si chiedeva:

  •  flessibilità nell’accesso alla pensione, senza penalizzazioni per chi ha contributi prima del 1996, a partire dai 62 anni di età o
  •  con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.
  • ridurre  i vincoli che nel sistema contributivo condizionano il diritto alla pensione a  determinati importi minimi del trattamento (1,5 e 2,8 volte l’assegno sociale), penalizzando  i redditi più bassi
  •  modifica dell’attuale  adeguamento delle condizioni pensionistiche alla speranza di vita, doppiamente penalizzante perché agisce sia sui requisiti anagrafici e contributivi  sia sul calcolo dei coefficienti di trasformazione.
  • rafforzamento dei contratti di espansione e della ISOpensione ( la pensione anticipata della legge Fornero)
  •  Sostegno alle categorie più deboli (disoccupati, invalidi , caregiver, lavori gravosi e usuranti, donne) Vanno garantite strutturalmente condizioni più favorevoli 
  • ampliamento della platea dei lavori gravosi ed usuranti anche a coloro che svolgono attività lavorative con esposizione a materiale nocivo e a coloro che hanno  una malattia professionale riconosciuta dall’ Inail e  per chi è affetto da  malattie che determinano un’attesa di vita più bassa.
  • rafforzare l’utilizzo della previdenza complementare con una massiccia campagna di informazione  per i lavoratori e un semestre di adessone attraverso il  silenzio assenso.

Fonte web

https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/14178-riforma-pensioni-2022-e-manovra-le-ultime-novita.html