Ho sempre pensato all’estrema vanità’ di questa vita. Non si e’ liberi di vivere con un minimo di liberta’ questa vita. Anche se credi di star vivendo in libero arbitrio, in realta’ tutto e’ soggetto al servo arbitrio. La tua vita e’ guidata da un fato che non ti lascia libero di pensare, fare quello che realmente vorre-sti fare o pensare. Un destino presiede ad ogni tuo atto o detto. Credi di fare e dire quello che vorresti fare e dire; invece lo stes-so tuo codice geneti-co ti fornisce cellule che in te non sempre sanno cosa devono fare per agire in con-cordia con le altre cellule che presiedono a crearti organi tali da collaborare fra di loro perche’ facciano ciò, che i vari organi sa-rebbero destinati a dover fare e dire. Per cui c’è gia’ una lotta dentro di te, una guer-ra fra cellule, figurarsi poi fra una creatura e l’altra che dovrebbero vivere per collabo-rare in concordia per dare senso ad un cor-po sociale che dovrebbe mirare a darsi un fine comune in concordia fra loro! E poi ci meravigliamo di litigi verbali e di ogni peg-giore fine alla fin fine! Guerre, delitti d’ogni genere tra uomini e uomini, uomini e don-ne, uomini e animali, uomini e qualsiasi al-tra entità’ che vive in noi o intorno a noi. Anche con un invisibile virus che dovrebbe essere una creatura di Dio come noi, e in-vece e’ un subdolo nemico da combattere! Un nemico invisibile che fa di te mezzo di trasporto, cucina e camera da letto, latrina e cimitero … E neppure sappiamo di avere un simile nemico dentro di noi finche’ non ci ha sconfitti e lasciati incapaci di essere buoni samaritano per noi medesimi, ma semplici leviti e sacerdoti che si lasciano abbandonati sulla via ! Che siamo noi in-fine? Nullita’. Eppure diamo voce a qualsia-si altra creatura che voce non ha, facciamo la storia di chiunque sia intorno e in noi ap-pena ne abbiamo sento re nei nostri attrez-zatissimi laboratori. E intanto che faccia-mo la storia, siamo misere pedine di un quid che ci manipola a sua esclusiva proprietà’ … o neppure quello! Sappiamo tutto e niente, noi creature umane e qual-siasi altra creatura nata a questa inconsa-pevole bisogna. Alla fine, che siamo noi? Chi siamo noi e chiunque vive in questi vuoti universali come siamo usi esprimer-ci?
Vittorio Zingone
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