Oggi è il 21 Dicembre ed in questo giorno, nel 1992, a Memphis, U.S.A. moriva il grande chitarrista e vocalist Blues Albert King. Era nato ad Indianola, nel Mississippi, U.S.A., nel 1923, con il nome di Albert Nelson. Abbandonato dal padre a soli 5 anni, crebbe in una famiglia con 12 tra fratelli e sorelle e fin da bambino cantò nel coro gospel della chiesa locale. Si trasferì in una piantagione di cotone dell’Arkansas, dove iniziò a suonare la chitarra ed a costruirsi strumenti rudimentali a corda. Nel 1939 gli fu regalata la sua prima chitarra ed iniziò a suonarla girovagando tra club e roadhouse. Fece parte di un gruppo ma ben presto formò una sua band iniziando la sua carriera da professionista ed adottando il nome d’arte di “Albert King”. In cerca di maggiori opportunità si trasferì a Chicago, dove per vivere, suonò anche come batterista per altre band, ma poi ritornò al suo strumento preferito: la chitarra. Pur essendo mancino, suonava chitarre per destri e ben presto sviluppò un proprio stile chitarristico personale che lo fece apprezzare ovunque, sia dalla critica che dal pubblico, ed arrivò piano piano il successo, prima nazionale e poi internazionale. Nella maturità aveva assunto il vezzo di suonare spesso fumando sorridente la pipa. Fu ispiratore per molti chitarristi prestigiosi delle generazioni successive, come Jimi Hendrix, Eric Clapton, Gary Moore, Mike Bloomfield e Stevie Ray Vaughan. Morì nel Tennesse per un attacco cardiaco. Questa mia opera ad acquerello è in suo omaggio e memoria.

Bruno Pollacci

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