Non posso negare che la mano è titubante nello scrivere, del resto è condizionata dalla mente e questa, appunto, vaga e rimbalza, come una pallina di flipper, sospinta non da impulsi elettronici ma da attimi emozionali di dubbio, incertezza, paura, fobia, delusione, rancore, e tanta tanta rabbia. La speranza di questi giorni, la luce di rinascita del Natale, il calore dei dolci sentimenti, la volontà stessa del volersi bene, della riconoscenza altrui e del sapere amare e rispettare posizionano, stagnanti, in un angolo buio e seminascosto del cuore. La mano ancora tentenna a scrivere gioia e stupore, la mente non vuole parlare di male, non vuole esaltare il dolore, la mano e la mente si estraniano forzatamente, ma è giusto e pure normale, non fingere, ma fortemente sperare.

Voglio farvi con tutto il mio umile cuore, con tutta la mia umile forza di vita, con tutto me stesso gli auguri di un sereno Natale, che non sia di luci e colori, di dolci e sapori, di cori e di canzoni, ma nasca dentro, singolarmente, in voi, quella vera, fresca e limpida luce da farvi star bene e poterla anche donare, perchè quello è davvero Natale, e che ognuno possa nel loro silenzio e nel loro intimo sospirare, avere un pensiero grandioso a chi in questo momento non possa gustare nemmeno la luce e l’aria del giorno.

Buon Natale amici carissimi e devoti.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Michelangelo Buonarroti – Tondo Doni – Sacra famiglia (particolare del Bambino Gesù)