Libri: L’acquila e la stella, di Luca O’Connor

Recensione di Gianluigi Coppo su Amazon

Da: Liliana Angeleri

La recensione di mio figlio Gianluigi Coppo pubblicata su Amazon:

Chiusa l’ultima pagina, con l’animo ancora scosso dalla descrizione terrorizzante dei campi di

concentramento nazisti, sono stupita che un autore così giovane com’è ancora Luca, abbia avuto la maturità e la compostezza di calarsi nell’inferno in cui non è esistita quello che comunemente si

definisce ‘umanità’.

Trovo molto lodevole il suo intento e l’impegno che ha profuso nella descrizione del male assoluto con lo scopo di non far dimenticare l’immane tragedia che è stata l’olocausto e la banalità del male, cioè l’impossibilità delle persone che sono troppo abituate al male per riconoscerlo e per opporsi a esso.

Il tema dell’amicizia pervade tutta la narrazione ed è un continuo cercarsi e salvarsi reciprocamente.

Friedrich, che è figlio del capo della Gestapo è arrestato e trattato come se fosse un ebreo. Ha cercato di salvare il caro amico Gabi, l’unica persona che si è comportata con calore umano nei suoi confronti.

Un crescendo di emozioni e l’intreccio delle vite di questi giovani e di Arielle e l’autore che ne tratteggia abilmente i personaggi con la sua prosa scorrevole e di piacevole lettura.

Da queste pagine sembra che si elevi il grido: MAI Più, MAI Più giovani vite dovranno essere sacrificate e mai più dovrà esistere un olocausto.

Gianluigi Coppo