LE  GELOSIE  AFFETTIVE  DEI  BAMBINI, Sergio Garbellini

I pensieri e le reazioni egoistiche e volubili dei nostri figli

LE  GELOSIE  AFFETTIVE  DEI  BAMBINI

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“La pancia della mamma è faticosa,

è diventata proprio tanto grossa !”

Così mi disse la mia bimba ansiosa

con voce tremolante e faccia rossa !

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Vedendola pensosa ed avvilita

l’ho presa in braccio e poi l’ho stretta al cuore,

dicendole con voce assai squisita:

“Ascolta Cinzia e non aver timore,

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la mamma sta aspettando un fratellino

che sta nella sua pancia da sei mesi,

appena pronto, uscirà piccino,

gli devi voler bene, siamo intesi?”

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Mia figlia sgranò gli occhi soddisfatta,

ma non capiva certo la natura

di quella gravidanza e un po’ distratta

dal nuovo arrivo, disse con premura:

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“Papà, gli posso fare io da mamma?”

E m’ha sorriso timida e felice,

pensava già al prossimo programma,

col compito di far da genitrice !

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Tornò dalla sua mamma e dolcemente

poggiò l’orecchio al centro del pancione

e bisbigliò: “Ma io non sento niente !

Mi sembra un fratellino dormiglione !”

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Mia moglie rise e disse: “E’ piccolino,

starà dormendo, su non lo svegliare !

Ci giocherai, un giorno, al salottino,

adesso fallo solo riposare !”

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La bimba, invece sempre più curiosa

rispose: “Fallo nascere alla svelta,

così ci gioco, digli qualche cosa,

avvertilo che sono stata scelta … !”

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Mia moglie le sorrise e con dolcezza

le preparò del pane e marmellata

e poi le raccontò con tenerezza

la favola del principe e la fata …

 … … … … … … … … … … … … ….

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… Tre mesi dopo, corsa in ospedale,

le doglie si facevano incessanti,

ricovero d’urgenza e puntuale,

al termine di fitte lancinanti …

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uscì Simone, un vispo neonato,

ma Cinzia stava a casa dei parenti

e non sapeva ancora ch’era nato,

vedeva degli strani movimenti …

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in casa degli zii. E come padre

la presi e la portai all’ospedale,

ma nel vedere il piccolo e sua madre,

in quel momento lei ci restò male !

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Passato il primo istante di stupore,

guardò il frugoletto che succhiava

il latte con notevole vigore …,

ma questa cosa a lei non le garbava !

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Mi chiese: “Di Simone tu sei il padre,

adesso a me, nessuno mi vuol bene !

Quel bimbo m’ha portato via mia madre,

sta sempre insieme a lui e se lo tiene

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sul petto ed io sono sempre sola !”

La frase m’ha lasciato sbalordito

da non riuscire a dire una parola,

mi son sentito vuoto, sbigottito !

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Le diedi un bacio e la portai vicino

a mia moglie per tenerla accanto,

lei diede un bacio a Cinzia e al fratellino 

che nel frattempo s’era sciolto in pianto !

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… Fu Cinzia che capì la situazione

che al bimbo gli serviva tanto affetto,

guardò la madre poi con attenzione

baciò Simone e se lo strinse al petto !

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SERGIO  GARBELLINI