Sradicato dall’humus
del buon senso
di cui madre terra
mi saziava,
soffro ora di questa
instabile ramificazione
anaffettiva
dove affonda feroce
la linfa essiccata dei ricordi.
Ho perso il senso
del mio procedere
senza equilibrio
né riparo dal vento
ed oscillo in un cadere
senza margini,
in una marea senza argini
ghermita solo
dai i miei pregiudizi.
E nulla vedo
se non una mediocre
pesantezza
priva di gravità
conclusione esiziale
di fatale rovina.
© Antonio Fasolo