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Federfarma Palermo – Utifarma. Dal commis-sario Figliuolo novità sulle mascherine Ffp2 a prezzo calmierato. Tobia: “Le farmacie eroga-no un servizio sociale per i cittadini che non può prescindere dalla sostenibilità economi-ca”.

Palermo, 5 gennaio 2022 – A seguito del pro-tocollo firmato con il commissario France-sco Paolo Figliuolo e delle successive inter-locuzioni per le vie brevi, Federfarma nazio-nale ha comunicato oggi a tutte le farmacie aderenti all’iniziativa che il prezzo calmierato massimo di 75 centesimi è riferito alle ma-scherine Ffp2 corrispondenti alle caratteri-stiche “standard” stabilite dal protocollo e che mascherine di colore, foggia o caratteri-stiche estetiche particolari potranno essere vendute solo se in farmacia sia presente per la vendita al pubblico anche un’ampia dispo-nibilità di mascherine Ffp2 “standard” al prezzo massimo di 75 centesimi. “Le ma-scherine Ffp2 si vendono ovunque e a volte senza i necessari quanto op-portuni controlli di qualità e sicurezza – dice Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente a Palermo di Federfarma – . Le farmacie che stanno aderendo all’accordo hanno accolto l’invito del governo nazionale a praticare un prezzo calmierato fino a un massimo di 75 centesi-mi pur non avendo in tante il potere d’acqui-sto della grande distri-buzione organizzata, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un dispo-sitivo medico assolutamente sicuro e indi-spensabile in questo particolare momento pandemico e, in alcuni casi, obbligatorio per lo svolgimento delle attività sociali e lavora-tive. I margini di questa attività sono sicura-mente risibili e non comportano benefici evi-denti per le farmacie, che continuano a ero-gare il servizio nell’interesse della collettivi-tà. La fornitura di mascherine e presidi di si-curezza è un dovere: lucrare su questi artico-li sarebbe immorale e contrario ai principi della professione del farmacista sui quali ab-biamo prestato giuramento”.

Roberto Tobia aggiunge: “In occasione del-l’emergenza pandemica le farmacie italiane si sono messe volontariamente a disposizio-ne del Servizio sanitario nazionale consape-voli del loro ruolo di primo presidio sanitario di prossimità. La farmacia però è anche un’ impresa privata che ha bisogno di sostenibi-lità economica per erogare efficacemente un servizio sociale e contribuire agli sforzi col-lettivi del Paese contro la diffusione del Co-vid. A riprova di ciò, nella sola Palermo la scorsa settimana sono stati vaccinati in far-macia 4.790 cittadini, ben 35.710 dallo scor-so 3 settembre”.

“Tutto il personale – conclude Tobia – è im-pegnato ogni giorno ben oltre il normale ora-rio di lavoro per garantire ai propri pazienti l’erogazione di servizi aggiuntivi come vacci-nazioni e tamponi, per i quali le farmacie so-stengono evidenti costi di gestione relativi, ad esempio, alla sanificazione dei locali, ai Dispositivi di protezione individuale, ai guan-ti, ai materiali di consumo: tutto ciò al fine di erogare un servizio, oggi primario, con la ga-ranzia della sicurezza dei cittadini e del no-stro personale sanitario”.