IN ME IL TUO RICORDO, VITTORIO SERENI

Elvio Bombonato

IN ME IL TUO RICORDO

In me il tuo ricordo è un fruscio

solo di velocipedi che vanno

quietamente là dove l’altezza

del meriggio discende

al più fiammante vespero

tra cancelli e case

e sospirosi declivi

di finestre riaperte sull’estate.

Solo, di me, distante

dura un lamento di treni,

d’anime che se ne vanno.

E là leggera te ne vai sul vento,

ti perdi nella sera.

VITTORIO SERENI, Frontiera 1941

Vittorio Sereni (Luino 1913 – 1983) descrive un paesaggio al tramonto; il rumore stridulo del treno, che assomiglia alle ‘anime che se ne vanno’, gli richiama alla mente Maria Luisa – la fidanzata che diventerà sua moglie – la quale, leggera, se ne va sul vento e si perde nella sera.  Dichiarazione d’amore intensa e originale. Sereni fu uno degli allievi di Antonio Banfi, docente di Estetica all’Università di Milano. E’ considerato uno dei maggiori intellettuali e poeti del nostro secondo ‘900.

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