Volo lontano su rotte sconosciute
nello spazio senza tempo
per sentire nel fiume delle parole
lo scorrere delle sensazioni
Un ” vagito ” si ferma in gola
rigurgito di soavi suoni
sbuffati da un refolo di poesia
lasciandomi la gioia nell’anima
Ora concederò le mie grida
all’aria come fossi preda del vento
avvolgendomi in una bianca bandiera
arrendendo la guerriera dei sensi
Vestendo quel mare perduto
oltre l’universo ai confini del sogno
per poi ritrovarmi placa e paga
nell’ultimo verso di un riflesso
Roberta Calati