“Risvegli”, di Ros Lo Conte

È stato pubblicato il libro di poesie “Risvegli” di Ros Lo Conte per i tipi de “Il Convivio”, casa da anni presente nel panorama italiano.

Introduzione del Prof. Giuseppe Manitta, post-fazione del poeta Leo Vale, copertina e tavole interne del pittore Cosimo de Santis-

Dall’Introduzione del Prof. Giuseppe Manitta al mio libro “Risvegli”, Il Convivio Editore.

Poesia dell’attesa e della visione, ma allo stesso tempo scrittura che non dimentica la realtà, la quotidianità e il divenire.

A primo aspetto, il senso della “sospensione” sembra avere una funzione rilevante…eppure il titolo della silloge ha in sé un signigicato ulteriore: il risveglio come una sorta di condizione liminare…

Il lettore si trova di fronte a una poesia lirica dal solido sostrato meditativo che deriva dall’interesse costante sull’uomo e sul mondo e comporta, come conseguenza, l’addendentrarsi nel dubbio.

È possibile, dunque, contemplare che l’approdo consiste nel cammino, che la moltitudine, il vuoto, il tempo, il tutto e il nulla si concentrino in una sola esistenza e quella stessa esistenza è fulcro di qualcosa di magico e di irripetibile…

E la realtà, gli oggetti, l’evenemenzialità si inseriscono in un simile significato, pur non mostrando un mero descrittivismo.

Se da un lato, infatti, nella poesia di “Risvegli” esiste una forte connotazione lirica che si associa ad una riflessione gnoseologica, dall’altro c’è una immersione nelle “piccole cose” di tutti i giorni che che si tramutano in simbolo o si caricano di significati ulteriori…che permettono di riflettere sulla complessità di ciascuno, sul rapporto con la morte, con la bellezza…tra l’essere e “l’essere nel mondo”.

La poesia  di Ros Lo Conte non esclude alcuna forma del dire:

può essere simbolo, può essere rivelazione, domanda e riflessione, può avere un andamento più narrativo ed essere persino “canto”.

Giuseppe Manitta

Dalla post-fazione del poeta Leo Vale al mio libro “Risvegli”, Il Convivio Editore.

Eppure affiora l’enigma, il mistero della parola detta, ma non completamente svelata.

La parola che riecheggia nella mente e che amplifica il significato interno dell’opera è la parola “irrisolta”.

Questa è la cifra della poesia di Ros Lo Conte: la consapevolezza che mai avremo risoluzione e che sempre dovremo cercare, frugare.

Tra i sogni: le nostre aspettative e le distorsioni della realtà, forse più reali ancora della realtà che ci circonda;

tra i ricordi: la memoria che ripresenta situazioni ancora aperte, da superare o da abbracciare come tesoro;

tra le fantasticherie: l’immaginazione, la Musa e tutta la sua corte poetica.

“Irrisolta”, questa è la parola proferita e non svelata, proprio perché non ha soluzione, questa è l’intuizione con cui Ros ci dice che la vita non si risolve completamente qui e ora, che c’è dell’altro, c’è tanto da sognare, fantasticare, ricordare per risvegliarsi con una visione della Bellezza in più che ci accompagni in un cammino a misura d’uomo senza soluzione di continuità, ma al tempo stesso irrisolto, come un dubbio filosofico.

Leo Valle

Note biografiche dell’autore

Ros Lo Conte ha vissuto a Salerno fino all’età di trent’anni, si è laureato presso l’Università degli Studi di Napoli e successivamente ha conseguito un master in diritto amministrativo presso la L.U.I.S.S., Libera Università degli Studi Sociali di Roma.

Vive a Como.

Oltre alla pubblicazione in Antologie di poesia, ha pubblicato un libro di liriche d’amore dal titolo “Parola innamorata” per i tipi di Gambini Editore, Attigliano-Orvieto, che è alla seconda ristampa, e una silloge di poesie napoletane “Auciello e altre poesie”,  Bertoni, Perugia.

“Risvegli” è il suo terzo libro che intende esplorare il mondo onirico, della memoria e l’esperienza della rêverie, secondo le intuizioni di Gaston Bachelard.

Poesia di Ros Lo Conte

Più che le sentinelle all’aurora

E tu tornerai

per darmi quel bacio

che mi avevi promesso

prima di morire

e le rose canteranno

bagnate 

nel nostro vino,

il viaggio sarà 

per sempre

tra un sogno parallelo

e una realtà 

che non è mai esistita…

gracile ed impaurita.

Tu tornerai 

alla vita

o, forse, 

a qualcosa di meglio.

Dal libro Risvegli, Il Convivio Editore

Foto: Ponte di barche sul Ticino a Bereguardo, Pavia