“nuovi soli” Poesie
Flavio Rapetti (Cante Skuye)
a cura di Simona Sentieri
Monetti Editore, dicembre 2021
Opera postuma

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Siamo acqua che scorre e leviga. Come l’acqua sui sassi. Tu sei
passato, imprendibile ma sei passato di qui. Resta solo quel che
resta e tu sei un passaggio che non dimenticheremo.
Questo è Flavio Rapetti, questo è Cante Skuye, “cuore dolce”
nella lingua dei nativi americani, come spesso si firmava, Poeta
e pensatore. […] Il titolo “nuovi soli” è un omaggio alla sua Poesia
“Soli” che potrete leggere in questa raccolta. È un sussurro intenso
di dolore dell’esistenza ma di amore per la vita, potente e preciso.
Con la parola “nuovi”, si esprime il rinnovamento continuo e
l’eredità da portare avanti che la Poesia ci offre come mezzo
di espressione universale.
Noi amici di Flavio, e tutti i Poeti, siamo quei “nuovi soli”. (dalla presentazione di Simona Sentieri)


Della poesia di Flavio Rapetti colpisce la partecipazione
emozionale di percezioni a volte passionali e istintive,
a volte mediate dal sostrato della riflessione, spesso intrise
della triste consapevolezza di dover assumere in sé la dura realtà
del limite (Poeti dannati / dannati e condannati / dalla loro poesia /
a sorridere nel male.). Si perde ancora, in certi percorsi interiori,
il poeta, quando avverte quel senso di isolamento-abbandono
che riporta al monadismo teorizzato dal filosofo Gottfried Leibniz
ed esteso all‘intero pianeta (la terra / di mille e più soli / ci guarda /
ormai sola), riflesso in miniatura dell‘universo, amplificatore
della condizione di ogni vivente. (dalla prefazione di Rita Stanzione)


Le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti, sanno
perfettamente quale persona sei, e uso il presente perché tu non
te ne sei andato, hai solo cambiato forma di esistere, di questo
sono certo, perché ti sento dentro di me, tu esisti ed esisterai
per sempre. Fratellone, ti ho sempre chiamato così, perché sei
stato fratello maggiore e padre nei miei confronti, in tanti momenti
della mia vita, e di questo non esiste un limite al ringraziamento,
nella più piena riconoscenza che possa essere mai
stata provata. (dall’introduzione di Gianluca Rajan Rapetti)

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Hanno partecipato alla realizzazione di questo libro, in ordine
alfabetico:
Liz Ciampi Costantina, poetessa
Mucelli Klemm Laura, poetessa
Pellizzari Laura, scultrice
Rapetti Gianluca Rajan, musicista e poeta
Saccoccio Antonio, amico di Flavio
Sentieri Simona, poetessa e pittrice
Stanzione Rita, poetessa

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L’ultima poesia di Flavio Rapetti, senza titolo, un dono a tutti noi

Un Eremo in cima al monte
una Piana mite e desolata
un sole Cocente
un albero mi Parla
Tu
tu che non Ascolti
i miei confini Profondi
tu che non ergi ad Assoluto
il pieno limite dell’Uomo
come possiamo Arrenderci
lo Strato Limite è ormai andato
veleggiamo in una lenta foschia
piano piano
roteando
scendiamo
sempre più veloci
fra le nostre Paure
Come faremo quando tutto sarà finito?
Quando non ci sarà rimasta
neanche più l’ombra
di Noi
dei nostri desideri.

CS
18 giugno 2017