Molti non sanno più che fare e come ragionare senza un tablet, di Yuleisy Cruz Lezcano

Non so se il problema sia di tipo pedagogico e non tecnologico, non so se dipenda del cattivo uso della tecnologia, ma a seguito della rivoluzione tecnologica nelle aule e del suo uso massiccio, venduto come il più grande progresso, l’uomo si è adagiato sfruttando la pappa masticata e digerita e, invece di un’evoluzione educativa, Internet, gli strumenti di calcolo e la saturazione di informazioni, spesso di pessima qualità, sta portando le generazioni a un ritardo intellettuale e intellettivo. 

Molti non sanno più che fare e come ragionare senza un tablet. Si stanno idiotizzando intere generazioni sotto l’ombrello di “nativi digitali”. Forse pensate che sto esagerando ma la qualità dell’informazione è fuori controllo, il cattivo uso dei mezzi e il suo abuso sta creando una spaccatura fra il passato e il presente. 

Fra un po’ si conosceranno le farfalle e i fiori solo attraverso uno schermo e nessuno ricorderà più come si passano le pagine di un libro. Questo che dico non è un lamento, ma pura osservazione. La tecnologia può, se ben usata, diventare un prezioso strumento, tanto come un libro, ma bisogna insegnare il suo buon uso.