C’è da scommettere che faranno di tutto per rintracciare Brent, anche se la cosa è alquanto difficile. La loro è una sfida infinita, il cui epilogo è tutt’altro che scontato, sia riguardo il modo che la tempistica. Per non lasciare nulla di intentato, Ted di tanto in tanto staziona vicino all’abitazione dei genitori della compagna dell’enigmatico personaggio, mentre Parker spera di chiudere al più presto il caso del ragazzo scomparso. Le indagini annaspano, al contrario di come poteva apparire all’inizio, proprio per mancanza di elementi su cui lavorare. La madre non sembra di grande aiuto, così il detective prova a ricavare qualche indizio utile dalla sorella del giovane, Mya. Parker decide di parlarle fuori da casa sua, così le va incontro all’interno di un centro commerciale.

«Salve!»

«Buongiorno!»

«Sono … »

«Sì, lo so; l’altro giorno era a casa mia. Mamma ha detto che è un vecchio amico di zio Kam.»

La donna ha fatto bene a darle questa versione, pensa Parker.

«Sì, è così.»

«Ci sta dando una mano per ritrovare Clem.»

«Anche questo è vero. Posso parlarti?»

«Sì, certo.»

«Non ti sottraggo molto tempo.»

«Tanto non credo che comprerò qualcosa, mi è passata la voglia» dice la ragazza.

I due rimangono nel centro commerciale, camminando negli ampi spazi, noncuranti della merce esposta.

«Posso chiederti come sono i tuoi rapporti con tuo fratello?»

«Buoni. Siamo molto legati.»

«Mi fa piacere. Vi confidate?»

«Dipende.»

«Cioè?»

«Ci sono cose che ce le diciamo, altre un po’ meno; credo che sia normale.»

«Certo. Cosa sai degli ultimi tempi? Ti sembrava particolarmente ansioso, non so, magari per qualche motivo.»

«Aveva degli alti e bassi; sì, forse ultimamente non era nel suo massimo splendore.»

«Conosci il motivo?»

«Credo … che in generale non si sentisse soddisfatto; poi quell’episodio avvenuto nel suo ultimo lavoro, l’aveva profondamente turbato.»

«Sì, ne sono a conoscenza» afferma Parker. «Pensi che sia da lui allontanarsi per tanti giorni, senza dare nessuna notizia ai suoi cari?»

«No. Ho provato a chiamarlo, ma il cellulare risulta spento. Non sono per nulla tranquilla; sono convinta che gli sia successo qualcosa.»

«Sei a conoscenza dei suoi ultimi contatti?»

«So che era alla disperata ricerca di un lavoro.»

«Cos’altro sai in merito?»

«Aveva avuto dei colloqui di lavoro e attendeva da un giorno all’altro la risposta. Era il suo principale pensiero; a casa non gli mancava nulla, ma lui è fatto così, non ama dipendere dagli altri, nemmeno dalla sua famiglia.»

«Questo mi è chiaro» osserva il detective.

«Non credo che questi contatti di lavoro c’entrino con la scomparsa di Clem» dice Mya.

«E chi può dirlo» replica Parker.

«Non ne vedo il motivo.»

«Verificare non ci costa nulla, giusto?»

«Sì.»

«Potresti indirizzarmi a questi contatti di lavoro?»

«Non so molto, sicuramente non li conosco tutti.»

«Potremmo iniziare a fare una visitina a quelli che conosciamo. Non bisogna tralasciare nulla.»

«Va bene, glieli farò avere.»

«Te ne sono molto grato.»

«È mio fratello, e non vedo l’ora di riabbracciarlo.»

«Scusami; hai ragione. Ho la macchina fuori, se vuoi ti do un passaggio.»

«No, grazie; preferisco fare due passi a piedi.»

«Ok. A presto.»

«A presto.»