Racconti: ” UNA COTTA PASSEGGERA ” di Rosa Cozzi

Buongiorno!

” UNA COTTA PASSEGGERA “

Nell’estate di quel lontano millenovecentosessanta presi la mia prima unica e ultima ” cotta ” della mia vita!.

Abitavo in via Fondega un carruggio che l’anno precedente era stato allagato dalla mareggiata . Era una stradina tranquilla, non passavano macchine, solo ciclisti con le loro biciclette, che per trovarsi in via V. Veneto dovevano mettersele in spalla  e salire dieci gradini .

Eravamo a fine agosto.

Avevo appena compiuto quindici anni, il cuore libero e il corpo formoso.

Ogni tanto andando al mare incontravo un bel ragazzo davanti al 

 bar Miramare, era sempre in compagnia di qualche amico. 

Ma non mi guardava, o non mi vedeva proprio.

Non capivo perché lo cercavo sempre e lo seguivo con gli occhi impastati di tenerezza.

Con trepidazione il cuore batteva tonfi sordi appena appariva davanti a me.

Da casa mia vedevo la finestra della sua camera o immaginavo che fosse quella  e m’illudevo che forse stesse pensando a me.

Illusione dolce chimera !

Lui non mi guardava mai e non esistevo davanti ai suoi occhi .

All’inizio di settembre incominciai a lavorare come dattilografa in quella fabbrica di liquirizia sita in via Peglia, si chiamava ” LIF “.

Qualche “ carogna d’amica” mi chiese :- se ero mai stata innamorata e io ingenuamente le confessai di avere un debole per quel G.

Passai il pomeriggio tranquilla in ufficio, ma all’uscita trovai una ragazza di nome M. ad attendermi e, senza proferire alcuna parola mi diede un ceffone , ed io che ero ingenua, presa alla sprovvista non reagii e mi chiedevo il perché di quella aggressione.

Solo dopo  qualche minuto mi disse di lasciare in pace il suo fidanzato !

Li per lì non capii, ma tornando a casa e riflettendo mi resi conto che il ragazzo che era riuscito a farmi battere il cuore era già impegnato ufficialmente con la mia assalitrice.
Volete sapere la fine della storia ?

Ebbene credo che fu la più breve ” cotta ” mai esistita.

Nel giro di un mese innamorata e sbeffeggiata !.

Era caduto il velo dagli occhi e il cuore sgombro da quelle che si suol dire : fette di prosciutto !…

Non ho più sentito nel cuore quel tenero sentimento.

Ma a dire il vero neanche mi innamorai più !…

di Rosa Cozzi

da “Diario segreto”