Intervista alla poetessa Ela Gentile e alla sua silloge “Come il pane quotidiano”

di Pier Carlo Lava

Alessandria today è lieta di pubblicare un intervista in esclusiva con la poetessa Ela Gentile che ci parla di lei e della sua silloge “Come il pane quotidiano”.

L’intervista

-Ci vuoi raccontare chi sei e cosa fai nella vita e qualcosa della città dove vivi?

“Sono Ela Gentile, vivo a Gragnano (prov. Di Napoli), conosciuta soprattutto per la pasta che si produce qui da secoli. Io stessa sono discendente di pastai con mulini e pastifici sia qui a Gragnano che a Torre Annunziata. Nella vita, dopo essermi ritirata dal lavoro anzitempo, mi sono dedicata ai miei hobby … cucito, uncinetto e lavori a maglia, ma poi ha prevalso il disegno, pittura anche su vetri e cristalli e scrittura, oltre ad essere mamma.”

-Quando hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

“Ho iniziato a scrivere già dai tempi del liceo, poi mi son fermata ed ho ripreso dopo anni e mi ha spinto a farlo il tempo che avevo di più a disposizione, la voglia di estrapolare quel che custodivo “dentro” e liberarmi, ma soprattutto il piacere di lasciarmi trasportare dalla fantasia, dall’amore e dalla bellezza della natura”

-Recentemente è uscita la tua silloge “Come il pane quotidiano” ce ne vuoi parlare?

“ E’ il mio ultimo libro di poesie che è nato su sollecitazione dell’Inedito Letterario” al quale ho aderito ed inviato una silloge di 80 poesie, scelte tra le circa 2.500 poesie, o forse più … ho perso il conto, che ho scritto negli anni. Ovviamente le poesie trattano di vari temi, famiglia, amore, natura, cronaca ecc.”

-Ci vuoi parlare degli altri libri che hai scritto in precedenza?

“ In precedenza, dai primi anni e in seguito ai concorsi di poesia cui ho partecipato, dove spesso sono stata premiata con targhe, coppe, diplomi di merito, nomine di accademico e oggetti in oro (presso Ischia), sono stata inserita, con sillogi da 15 a 20 poesie, in Rassegne Antologiche (due per ogni anno per circa dieci anni o qualcuno in più non ricordo perché ho perso il conto e ne ho lo studio pieno). Diversi altri libri dell’Inedito dove ho pubblicato insieme ad altri poeti e, di seguito, altri libri cui tengo molto “Il paradiso degli Angeli” (io ed altri cinque autori), “Atlantide L’Eden perduto” (insieme a dieci autori) nel 2012 e 2013. Poi nel 2017: “Il quartetto poetico” (quattro autori) … “Silenzio di stelle” solo poesie mie, “Emozioni e palpiti d’anima”, solo poesie mie, “Anima e cuore”, solo poesie mie e, ultimo, solo mio “Come il pane quotidiano” edito nel mese di luglio u.s.” (di cui sopra).

-Come definisci la tua poesia?

“Posso definire la mia poesia semplice e spontanea, senza orpelli, libera da schemi e rivolta sempre al positivo e alla speranza, anche nella negatività. Infatti alla fine di una poesia triste, con ricordi, rammarico o nostalgia, c’è sempre una chiusa che riporta alla speranza, alla naturale condizione delle cose e scorrevole di illusione inopinata.”

-Hai mai partecipato a concorsi letterari.

“Posso dire che sin dall’inizio ho partecipato a tantissimi concorsi sia in lingua che in vernacolo e, come un iter mi arrivavano sempre inviti ai quali partecipavo soprattutto per la curiosità degli “inizi”. Così è continuato negli anni, solo rallentato per il sopraggiungere di mostre artistiche di pittura cui dedicavo tempo. In questi ultimi anni ho rallentato e declinato diversi inviti a concorsi… penso di aver già dato tanto negli anni e con soddisfazione.”

-Una curiosità … hai mai provato a scrivere in Vernacolo?

“Le mie prime poesie, veramente, le ho scritte in vernacolo e qualcuna, all’inizio, è stata anche premiata in concorso. Poi ho continuato in lingua, ma inserendo a periodi, ancora qualcuna in vernacolo.”

-Chi è per te un poeta?

“Per me un poeta è colui che, se alza gli occhi al cielo, non vede il cielo e basta e non vede la luna e niente, ma è colui che s’ispira guardando il cielo, la luna, le stelle, il mare e trova tanto da dire e scrivere, trova parole dentro l’anima e il cuore e riesce con semplicità ad estrapolarle e ad attirare anche l’attenzione di chi legge, il quale spesso s’immedesima in quel che scrive il poeta e lo vive nel contempo.”

-Chi sono i tuoi autori preferiti e chi ti ha ispirato?

“Di autori che mi piacciono e che leggo con piacere e interesse, sin dai tempi del liceo, sono diversi e tanti autori contemporanei ammiro e leggo, ma, sinceramente, non posso dire che qualcuno di essi mi ha ispirato e mi ha incitato a scrivere, forse perché io non sento di chiamarmi poeta, né mi aspetto che mi si appelli così, ma scrivo soprattutto per me, per quel che sento o vivo e spesso mi capita di non scrivere, né “sentire” di voler scrivere in momenti di buio, di vuoto dentro e non mi va di scrivere poesie o altro “a tavolino” come un compito dato a scuola.” 

-Come hai iniziato a farti conoscere online?

“Nel 2008, quando ho comprato il mio primo computer, dopo un po’ mi sono iscritta ad un sito di poesia “Poetic House”, dove attualmente vi sono più di 1500 poesie (considerando che sono diversi anni che non pubblico lì, solo qualcosa raramente). Poi mi sono iscritta anche ad “Ali di carta”, dove stazionano altrettante poesie ed anche lì da diversi anni non pubblico ed infine mi sono iscritta alla fine del 2009 al sito “Scrivere”, dove tuttora pubblico ancora (ultimamente di meno) ed anche lì vi sono 1413 poesie. Ovviamente questo è servito a farmi conoscere online. Infatti io stessa vado in Internet, scrivo il mio nome e vedo che c’è tanto di me, qualche anno fa ritrovavo anche notizie sulle mostre che facevo sia ad Arezzo che alle Terme e altrove. Questi tre siti sono stati i maggiori, poi ve ne sono altri due o tre dove sono restata per pochi mesi o circa un anno.” 

-Quante ore dedichi al giorno alla scrittura e solitamente a che ora preferisci scrivere?

“ Non ho un numero di ore che posso indicare, vi sono giorni si e giorni no, dipende dall’ispirazione, dal tempo e dagli impegni di “oggi”, mentre negli anni passati scrivevo tutti i giorni e molto. Di preferenza ho sempre preferito scrivere di sera o di notte, per lo più, tranne eccezioni ed ispirazioni”.

-Secondo te cosa pensa la gente dei poeti e degli scrittori?

“Per mia esperienza personale posso dire di aver incontrato molte persone che ne pensano bene, ammirano gli scrittori e vorrebbero fare altrettanto, ma ho anche incontrato altre persone (fortunatamente di meno) che colgono l’occasione per fare ironia, o per ignoranza, o per gelosia, e denigrare.”

-Cosa consigli a chi vuole iniziare a scrivere?

“Nel mio piccolo posso consigliare di incominciare a guardarsi intorno e “vedere” con altri occhi e “sentire dentro” l’emozione che darà l’ispirazione a scrivere prima qualche frase che esprima quello che ha provato e poi appassionarsi un po’ a dire sempre di più su ogni sfaccettatura della vita che viviamo e della natura che ci circonda e che da sola ci farebbe riempire pagine e pagine.”

-Progetti e sogni nel cassetto?

“Progetti non ne ho e nemmeno sogni…ad oggi. L’ultima volta avevo indicato come ultimo sogno il libro che stava per uscire “Come il pane quotidiano” e si è avverato, perché avere un libro tutto tuo ti dà sempre più piacere, anche se vuoi regalarlo ad un amico, ad un parente … come fosse una parte di te, una tua cellula, un pezzo del tuo cuore.” 

COME IL PANE QUOTIDIANO, Silloge poetica di Ela Gentile

Maggiori informazioni al seguente link:

http://www.lineditoletterario.com/…/come-il-pane…/