
Garavelli: L’informazione in Italia ha perso ogni credibilità
Luigi Manzini su FB in “Svegliati Alessandria”
“12 Marzo 2022
Alessandria
Uno dei segni del nostro tempo sono le ripetute chiusure delle edicole anche nella nostra città.
Questo significa che ormai le notizie hanno una loro scadenza e i tempi per la pubblicazione sui giornali sono troppo lunghi.
Da questa considerazione la crisi della carta stampata.
La rapidità degli eventi con la sua divulgazione deve essere in tempi rapidi, quasi istantanea, e quindi quello che sta prevalendo nel mondo dell’informazione è il web e le TV.
Ma su questo terreno bisogna stare attenti ad orientarsi per evitare propaganda e manipolazione che ormai sono una caratteristica dell’informazione contemporanea.
Abbiamo visto esempi di distorsione delle notizie, manipolazione della verità durante i due anni di emergenza sanitaria e lo stiamo vedendo adesso con la guerra in Ucraina.
Un altro elemento che emerge è la feroce censura che si abbatte su chi non si uniforma al pensiero prevalente e l’emarginazione di chi vuole manifestare la propria indipendenza di giudizio.
Per fortuna comunque il web offre numerose fonti di informazione alternative e questo consente anche di poter sopperire alla “manipolazione” prevalente dell’informazione in generale. “
COMMENTO GARAVELLI
Manzini ha perfettamente ragione! Da tempo l’ informazione in Italia ha perso ogni credibilità. Forse era maglio ai tempi di Lui …. Paradosso polemico. A dire il vero io me ne sono accorto da poco in coincidenza con la Pandemia con notizie unidirezionali, ben diverse da quanto descritto nel resto del Mondo, tranne USA e UE.
Tale atteggiamento sta proseguendo anche con l’ attuale Guerra, con news solo di fonte Ucraina. Completamente dimenticate le ragioni della Russia, che hanno portato al conflitto.
E la Guerra è il Male maggiore e non sono Putiniano sicuramente! Purtroppo questa situazione dei Mass Media Italiani è il “cane che si morde la coda”. Informazione troppo di parte, meno credibilità, riduzione vendite ed introiti, maggiore necessità dei contributi statali, più Regime degli attuali Politici e ancora meno libertà.