Quando si deve fare di necessità virtù, di Antonio Fusco – scrittore

Fino all’età di 24 anni, ho vissuto in una casa dove l’unica fonte di calore era un camino a legna che si trovava in cucina. Nelle notti fredde d’inverno, ci si aiutava con bottiglie di vetro riempite di acqua calda oppure indossando abiti di lana prima di seppellirsi sotto uno strato di coperte che rischiava di schiacciarci, tanto erano pesanti. 

Ricordo che la mattina liberavo la vista a un occhio, come fosse il periscopio di un sommergibile, salutavo i pinguini che giravano nella stanza e cercavo il coraggio per uscire allo scoperto e andare a fare colazione. Mi facevo forza e sortivo, come direbbero qui in Toscana. Il trucco stava nel vestirsi più velocemente possibile. 

A volte mia nonna o mia madre, mi facevano trovare la maglia di lana riscaldata al fuoco del camino. Era un vero e proprio godimento. Il gas non era ancora arrivato in città, si cucinava con una bombola che durava anche un mese e che finiva sempre la domenica, quando la pasta era arrivata a metà cottura. 

Certo, sono passati più di 30 anni da allora e le cose sono cambiate, ma potrebbero cambiare ancora. Non necessariamente in meglio. Spero che ciò non avvenga ma, se dovesse accadere, io sono pronto. Buona domenica.

Ucraina:

Ditemi voi: si può ridurre in macerie una nazione confinante, libera e indipendente, e sterminare o costringere all’ evacuazione un intero popolo perché ci si sentiva minacciati da una richiesta di adesione alla UE e alla Nato che non era ancora stata presa nemmeno in considerazione? Voleva il rispetto della comunità internazionale? Lo ha ottenuto? Io penso proprio di no. Ha solo scavato un abisso tra la barbarie e la civiltà e ci si buttato dentro. Puoi avere tutte le ragioni che vuoi ma solo se sei una bestia feroce e assetata di sangue puoi arrivare fino a questo punto. E non stai distruggendo solo l’Ucraina ma anche il futuro del tuo popolo.

Dalla pagina Facebook di Antonio Fusco 

https://www.facebook.com/AntonioFuscoscrittore/