Oggi al nostro Parlamento Zelenscky cercherà consenso per farci coinvolgere in una prossima guerra nucleare. A suo dire, dovremmo farci carico di difendere in futuro ogni aggressione all’Ucraina.

Detto da chi non è stato capace di risolvere la guerra civile interna al suo paese che dal 2008 è costata oltre 14.000 morti, è oltremodo inquietante perché è certo, noi erediteremo i suoi conflitti.

Detto da chi ha rinunciato al proprio posto strategico di ponte prestigioso nella geografia dei continenti, tra inquietudini d’espansione economica e potere tra occidente ed est, è pericoloso.

Un capo a guida di un popolo avrebbe il dovere di preservare la pace e di cercare in ogni modo il benessere di chi lo ha eletto, nonché mediazioni fino allo sfinimento per evitare conflitti.

Questo è ciò che un capo deve ai suoi cittadini. Valutare con sapienza le proprie forze e quando inferiori saper rinunciare all’aureola del martire, perché sono i suoi cittadini i veri e soli martiri.

Uno statista accorto avrebbe evitato di sfidare, novello Davide, il gigante Golia perché in qualsiasi modo questa sanguinosa guerra finirà, l’Ucraina diventerà schiava economica sia dell’occidente che dell’Europa. Pagherà in questo modo l’aiuto in armi e ricostruzione. E tutto ciò per l’ostinazione a non restare neutrale, per voler aderire alla Nato percepita come minaccia dalla Russia, in nome di una sovranità cieca e d’un condizionamento interessato (vendita di armi e altro) e ignorato.

A me personalmente sembra demenziale definire un eroe costui.

Invece Zelensky pontifica, sferza l’Europa parlando di nuovi muri perché gli europei lasciano guerre civili e non nella loro sede, per non essere coinvolti in guerre inutili. E l’Europa ora pensa a farsi un esercito, si farà coinvolgere, dopo 65 anni di pace.

Ebbene io non voglio essere coinvolta in una guerra auspicata da chi vuol vendere armi e voluta da chi è incapace di pace e raziocinio.

E voi?